Milano - Presidio davanti al Palazzo di giustizia contro l'attacco delle toghe al premier. I manifestanti sventolano bandiere del Popolo della libertà ed espongono striscioni. Su uno c’è scritta una frase di Luigi Einaudi: "Giustizia non esiste là dove non vi è liberta". Su alcuni cartelli retti dai manifestanti si legge: "Silvio, resistere, resistere, resistere". Una frase, questa, mutuata dalla relazione dell’ex procuratore generale di Milano, Francesco Saverio Borrelli nel corso dell’inaugurazione dell’ anno giudiziario del 2002. La manifestazione è promossa dai vertici del Pdl lombardo.
Santanchè: "Il premier deve governare" "Io cambierei il nome di questo palazzo, lo chiamerei il palazzo di ingiustizia, dove c’è una minoranza della magistratura militante che vuole sovvertire il voto popolare e far cadere Silvio Berlusconi". Così il sottosegretario all’attuazione del programma Daniela Santanché, intervenuta al presidio del Pdl davanti al Palazzo di giustizia. "Il popolo è sovrano, ma nel palazzo di ingiustizia vogliono far cadere Berlusconi - prosegue Santanché - e noi siamo qui a difendere Berlusconi ma andiamo oltre a Berlusconi, siamo qui a difendere la democrazia". Secondo Santanché "c’è un accanimento giudiziario nei confronti di Berlusconi che dura da 17 anni". Per questo, "c’è la gente che chiede di dire basta. Siamo qui a manifestare perché la misura è colma. Berlusconi deve governare perché ha il mandato degli elettori".
Battibecchi con i passanti Battibecchi e scambi di opinioni a Milano in occasione del presidio del Pdl davanti al Tribunale a sostegno del ptremier indagato per al vicenda Ruby. Diverse persone che stanno transitando a piedi in Corso di Porta Vittoria, hanno gridato alla gente presente al presidio: "vergognatevi, siete la rovina dell’Italia". Tra i sostenitori del Pdl, anche un’anziana che stringe in braccio un cagnolino avvolto dal tricolore. "Io non credo a ciò che dicono i magistrati - afferma - e poi comunque Silvio ha il diritto di divertirsi".
Il sostegno di Torreggiani "Noi siamo qui a dimostrare che c’è una piccola parte della magistratura che continua ad alzare la voce e che dovrebbe lavorare in silenzio come il resto della magistratura". Lo ha dichiarato Alberto Torreggiani, figlio di Pier Lugi Torreggiani vittima di Cesare Battisti, intervenuto al presidio del Pdl.
Interpellato in merito al contenuto dell’inchiesta sul caso Ruby, il responsabile nazionale del settore giustizia per il Movimento per l’Italia dice: "Qui magari c’è un briciolo di verità ma tutto il resto è una montagna di assurdità". Secondo Torreggiani, "la giustizia è dei cittadini e sono i cittadini che devono amministrare ciò che è giusto e sbagliato e non i pm che hanno il potere di poterla usare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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