Milano più verde e con 11 linee di metrò

«Ce l’abbiamo fatta». Un messaggino dell’assessore Carlo Masseroli nel cuore della notte per avvisare il sindaco (erano le 4 del mattino) che l’aula di Palazzo Marino dopo sette mesi e 55 sedute aveva approvato il Pgt. Una maratona costata mezzo milione di euro: 340milaper i gettoni dei consiglieri, 10mila per le cene a Palazzo Marino durante le sedute, 20mila per i verbali di seduta. Oltre a taxi e straordinari per il personale del Comune. «Una bellissima giornata - ha detto ieri la Moratti - che rimarrà nella storia della città». Ma l’opposizione con Basilio Rizzo (Lista Fo) già minaccia ricorsi. Il Pgt cancellerà le vecchie destinazioni d’uso urbanistiche, introducendo la perequazione dei diritti volumetrici. Gli indici edificatori potranno essere scambiati attraverso una borsa delle contrattazioni e trasferiti da una parte all’altra della città. In progetto 11 linee della metropolitana, raddoppio del verde pubblico, diffusione capillare dei servizi di base e uno sviluppo della città affidato a regole flessibili. Difesa del verde (a partire dal Parco Sud) spingendo i nuovi volumi in corrispondenza della rete del trasporto pubblico.

«Diffidate da chi parla di cementificazione - risponde alle critiche l’assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli - questo è il primo piano della storia di Milano che invece di consumare nuovo suolo sfrutta quello già utilizzato».

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