Milano pioniera di medie frequenze

Milano e la radio, una storia d'amore e reciproco inseguimento che affonda le radici nel passato di quasi 80 anni fa. Perché quella delle radio è sempre stata una battaglia per la conquista della libertà, ed è quasi «eroico» che quella battaglia prese il via, in questa città, tra il 1923 e il 1925, i primi anni del Ventennio fascista. Eppure, nel campo delle radiocomunicazioni private e delle prime, pionieristiche sperimentazioni di broadcasting, Milano era lì, presente. Sembra assurdo, ma in un'Italia dove non esistevano ancora emittenti radiofoniche e dove la legge vietava ai privati cittadini il possesso di un apparecchio radio, Milano ospitava uno sparuto e combattivo gruppo di appassionati di radiotecnica: una cinquantina di giovani che, in modo clandestino, costruivano ricevitori e trasmettitori, catturavano tra mille difficoltà le trasmissioni straniere e ricorrevano al codice Morse per comunicare con migliaia di appassionati in tutto il mondo. Nel giro di due anni, Milano avrebbe palesato tutta la sua insofferenza per le «lentezze romane»: siccome l'unica antenna installata nella capitale si riceveva debolmente sotto la Madonnina, un gruppo di radioamatori irrequieti, guidati da Eugenio Gnesutta, diede vita alla prima celebre stazione radio: Posto Zero. Già dal nome, qualcosa di rivoluzionario, roba da radio privata anni Settanta. A volte, il destino ama giocare coi numeri: per un'altra ventata di ribellione, infatti, l'Italia (e Milano in particolare) avrebbe dovuto aspettare esattamente altri 50 anni. Nel 1975 una nuova stagione radiofonica, quelle delle radio private, avrebbe preso il via: prima in modo vagamente clandestino, poi nel rispetto della legge, in seguito allìormai storica sentenza 202, luglio 1976, della Corte Costituzionale.

Radio Milano International (nata il 10 marzo 1975, consdierata "pirata", fu posta sotto sequestro il 14 aprile successivo, il 26 dello stesso mese avrebbe riconquistato la libertà), Canale 96 (15 aprile 1975), Radio Milano Centrale (inizio 1975, tra i fondatori Mario Luzzato Fegiz), Radio Lombardia (sul finire del 1975), Studio 105 (1976). La voce e la musica, ora sì, correvano libere nell'aria di Milano.

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