A Milano il record di furti e rapine

Il ministro Amato presenta il rapporto sulla criminalità in Italia. E, sorpresa, si scopre che a Milano tocca il record delle rapine in abitazione: il più alto tasso rispetto alla media nazionale. Tradotto in cifre vuol dire 6,2 irruzioni in appartamento ogni 100mila abitanti. Conclusioni da non sottovalutare, se si considera che - riferisce il capo del Viminale - «l’andamento di questo tipo di reati è in tendenza di forte diminuzione a partire dagli anni Novanta». Alla Lombardia, invece, spetta la «palma» dei sequestri di stupefacenti: 8.366,88 chili, in prevalenza hashish, cocaina ed eroina, ma non mancano altri tipi di droga (come quelle sintetiche, per 19.871 chili).
Tre mesi dopo la manifestazione sulla sicurezza in piazza Argentina, quando il sindaco Moratti si fece interprete delle sensazioni di molti cittadini minacciati dalla mancanza di legalità nei quartieri, le statistiche del ministero dell’Interno rendono in qualche modo giustificato l’allarme. E oggi, dopo la firma del Patto per la sicurezza dell’area metropolitana, nuovi dati arrivano a confortare le denunce di allora, in alcuni casi sommariamente smentite. A cominciare dal rapporto clandestinità-reati commessi. «La criminalità si concentra nel mondo dell’irregolarità - spiega adesso Amato -. Per quanto riguarda le rapine in abitazione c’è una maggioranza di persone non italiane, mentre le rapine su pubblica via trovano il 45 per cento di stranieri e nel furto con destrezza la stragrande maggioranza è appannaggio di immigrati».


Ancora numeri? Gli arresti in Lombardia nel 2006 sono stati 24.931, le persone segnalate 105.969. I borseggi denunciati ogni 100mila abitanti 361, 1.734 solo nel capoluogo con aumento costante negli ultimi tre anni. Furti d’auto: 19.132 solo sul territorio milanese.

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