Con 6 padiglioni, 55.000 metri quadrati di di superficie espositiva netta e 1.290 marchi presenti, il Salone del Motociclo in programma in Fiera a Milano dal 10 al 15 novembre (a tagliare il nastro sarà ancora una volta il premier Silvio Berlusconi) si presenta agli operatori e al pubblico, anche in un anno difficile come il 2009, con tutto il suo potenziale di rappresentatività ai massimi livelli della produzione mondiale dell'industria motociclistica. Si temeva che le defezioni di Honda e Yamaha potessero provocare quell'effetto-domino che ha indotto gran parte delle aziende costruttrici a disertare i Saloni di quest'anno, decretandone la cancellazione, e facendo del Salone di Milano l'unica manifestazione fieristica del 2009 dedicata al comparto motociclistico, a livello mondiale.
Invece le rinunce dei due colossi giapponesi non sono state seguite da altre significative decisioni dello stesso tipo: tutto lo spazio disponibile è stato venduto, e ben 138 espositori sono tuttora in lista d'attesa.
Una dei connotati storicamente qualificanti del Salone di Milano, il tasso l'internazionalità, risulta ora implementato rispetto alle precedenti edizioni: la partecipazione straniera rappresenta infatti il 49,49% dell'Esposizione, contro il 33,96 del 2008.
Eicma 2009, dunque, si pone come l'unico Salone motoristico dell'anno, sia perché le novità annunciate dagli espositori sono numerosissime e di grande capacità attrattiva (i costruttori, dunque, reagiscono alla crisi producendo idee, innovazioni, proposte), sia infine perché accanto all'esposizione ci sarà anche quest'anno «Motolive», un fantastico contenitore di gare, test, scuole guida, spettacoli, esibizioni, musica distribuite su ben 80mila metri quadrati di superficie esterna. Come ultima chicca, la novità del 2009 si chiama "Green Planet" : un Salone dell'ibrido e dell'elettrico all'interno del Salone della Moto.
«Ci inorgoglisce particolarmente - ha commentato il presidente di Eicma, Guidalberto Guidi - che in questa edizione la presenza di aziende straniere sarà addirittura superiore rispetto al 2008. Il 49,9% delle presenze, infatti, è rappresentata da realtà estere, a fronte del 34% dello scorso anno.
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