Cronaca locale

Milano, scontri tra studenti di destra e di sinistra all'università

Torna il clima da anni Settanta tra i giovani studenti. Due gruppi di studenti si sono affrontati e alcuni, rimasti contusi o feriti, sono stati costretti a ricorrere alle cure dei medici

Milano - Scontri tra militanti di destra e militanti di sinistra all’Università statale di Milano. I due gruppi di giovani si sono affrontati e alcuni, rimasti contusi o feriti, sono stati costretti a ricorrere alle cure dei medici. Opposte le versioni date dai due "contendenti".

La versione dei ragazzi di sinistra Secondo il racconto degli esponenti della sinistra radicale, due loro militanti sarebbero stati aggrediti questa mattina da studenti di Azione universitaria che avevano sistemato un banchetto nei corridoi dell’ateneo. Sempre secondo quanto riferito dai ragazzi, gli studenti di Au avrebbero portato con loro delle persone esterne, "energumeni", perché facessero da servizio d’ordine. I ragazzi vittima dell’aggressione si sarebbero avvicinati contestando la presenza di quel banchetto e un appartenente al ragazzo del servizio d’ordine, con indosso una maglia degli Zeta Zero Alfa, una band musicale di estrema destra, avrebbe colpito i due giovani procurando a uno la rottura del setto nasale e all’altro diverse contusioni.

Diversa la versione dei giovani di destra Secondo il loro racconto nell’atrio della sede centrale di Festa del Perdono, si trovavano una decina fra ragazzi e ragazze di AU; gli aggressori, tutti riconducibili al collettivo studentesco della Facoltà, sarebbero sbucati all’improvviso brandendo caschi e catene e avrebbero ribaltato il banchetto e aggredito i militanti di AU. A scatenare l’aggressione sarebbe stata la presenza, «provocatoria», di una bandiera italiana. «Questa è solo l’ultima di una lunga serie di aggressioni - dichiara Carlo Armeni, senatore accademico di Au - che vedono presi di mira i nostri ragazzi e le nostre iniziative. Ci aspettiamo risposte concrete da parte degli organi accademici competenti.

» «Probabilmente - dichiara Anton Luca Romano, presidente milanese di Azione Giovani - la forte crescita del nostro movimento in tutte le università di Milano sta dando fastidio a chi vuole continuare a farla da padrone nei nostri atenei, usando la violenza come unico strumento di confronto politico.» 

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