«A Milano la sede europea dell’istituto per i brevetti»

L’Italia dia il via libera all’utilizzo della lingua inglese nelle procedure di registrazione dei brevetti unificati ma porti a casa la sede europea dell’istituto che dovrà essere ospitata a Milano, città dell’innovazione dell’ingegno. A chiederlo è la Lega Nord con l’eurodeputato Matteo Salvini e il presidente della commissione Bilancio della Regione Fabrizio Cecchetti. Salvini e Cecchetti sollecitano il Governo «a muoversi per evitare che l’Italia resti esclusa come sede di un’importante istituzione europea e a candidare la città di Milano quale sede della Corte unificata del Brevetto europeo di primo grado».
La Lega annuncia iniziative congiunte di sensibilizzazione al Parlamento europeo, alle Camere, al Comune, in Provincia e in Consiglio regionale. Salvini ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea e al Consiglio, chiedendo ai due organi se proprio Milano non sia la sede più adeguata per il detto tribunale. Anche Cecchetti il 6 dicembre ha protocollato una mozione in Consiglio regionale dove si impegna la Giunta «ad attivarsi presso il Governo affinché l’Italia rinunci al ricorso presentato alla Corte di Giustizia Europea e, una volta rimosso l’ostacolo del ricorso, ad ottenere dal Governo un concreto sostegno alla candidatura di Milano quale sede della Corte Unificata del Brevetto europeo».

«La Lega Nord - dicono Salvini e Cecchetti - porterà avanti questa battaglia che rischia di escludere le imprese italiane e lombarde da strumenti di tutela e diminuisce il potenziale di competitività sul mercato unico». «Non vediamo chi oltre a Milano possa farsi avanti per ospitare la sede di un’autorità che dovrà dire la sua su brevetti e progetti di natura industriale e intellettuale».

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