Lo hanno trovato gli operatori del 118 per strada, al freddo, completamente ubriaco. Non sembrava stare particolarmente male Luciano G., 65 anni, brianzolo di Caponago, formalmente residente a Milano dove, in realtà, da anni ormai viveva liberamente lungo le vie della città facendo il clochard. È stata una sorpresa, quindi, qualche ora più tardi, quando nelle ore successive il poveretto è morto all'improvviso in ospedale, dov'era arrivato in codice verde, cioè in condizioni non critiche, con parametri che certo non facevano pensare a una fine imminente.
Il clochard è morto venerdì alle 20.30 alla Clinica Città Studi di via Jommelli. C'era arrivato sull'ambulanza degli operatori che l'avevano trovato in via Feltre, a Lambrate, alle 18.15. L'equipaggio del pronto intervento si era fermato alla vista di quell'uomo seduto a terra con la testa tra le gambe. Subito dopo, però, gli infermieri avevano appurato che era solo in preda a una solenne sbronza e l'avevano portato al pronto soccorso della clinica unicamente per tenerlo sotto osservazione.
Il peggioramento improvviso e del tutto inatteso delle sue condizioni fisiche si è verificato poco prima delle 20. Per circa 40 minuti medici e personale dell'ospedale, dopo averlo intubato e avergli praticato il massaggio cardiaco, hanno cercato di tenere in vita il poveretto che purtroppo, però, alla fine non ce l'ha fatta.
Sul posto, come da prassi in casi come questi, è arrivata la polizia. Gli agenti, che in un primo tempo non riuscivano a risalire all'identità del morto, dopo un po' gli hanno trovato addosso almeno un documento con nome e cognome, la tessera Atm. Attraverso questi dati gli uomini della questura hanno saputo poi la data, il luogo di nascita e l'indirizzo del poveretto che figura tra i frequentatori della mensa della «Casa della Carità» di via Brambilla, uno dei ricoveri per senza tetto più noti della città
Il Centro aiuto ai centri di accoglienza del Comune di Milano, negli ultimi due mesi, ha smistato oltre duemila senzatetto. Uomini soprattutto, ma anche donne, oltre duecento.