Alberto Giannoni
Un appello al sindaco per fermi i boicottatori di Israele nel giorno della Liberazione. L'appello è firmato dall'Osservatorio sulle discriminazioni «Solomon», organizzazione di volontari attivi in particolare nella denuncia dell'antisemitismo. Sul sito degli Amici di Israele è comparsa una lettera, firmata dalla presidente Barbara Pontecorvo, che si rivolge al sindaco, dopo la notizia che al corteo del 25 aprile parteciperà anche una delegazione del «Bds», il movimento per il «Boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele». La Liberazione a Milano è ancora molto sentita e molto strumentalizzata. E il corteo, che tradizionalmente parte da corso Venezia per arrivare in Duomo, da anni è teatro della gazzarra delle frange estremiste dei centri sociali, che in piazza San Babila si ritrovano per contestare in funzione anti-israeliana le insegne della Brigata ebraica. «Noi ci saremo anche quest'anno - garantisce Davide Romano, il segretario degli Amici di Israele che ha riportato alla luce la storia della Brigata - più ne contestano la storia e più aumenta la nostra voglia di affermare la verità di quei 5mila volontari ebrei e sionisti che lasciarono città come Tel Aviv e Gerusalemme per fare la guerra al nazifascismo. Per questo, contrariamente agli altri anni, stiamo lavorando perché la Brigata Ebraica sia ricordata anche nei giorni precedenti il 25 aprile. Dal Municipio 4 al Circolo della Pallacorda, passando per tante altre occasioni, i nostri contestatori facciano pure: più si mobilitano per negare la Storia, e più abbiamo richieste di raccontarla. I negazionisti vanno combattuti sempre: da quelli che negano la Shoah a quelli che negano la Brigata Ebraica». Ci sarà anche Stefano Parisi, oggi consigliere comunale e leader di Energie per l'Italia. Lo scorso anno partecipò come candidato sindaco anche l'altro candidato, l'attuale sindaco, andando a rendere omaggio alla Brigata.
E a Sala l'avvocato Pontecorvo scrive: «La partecipazione del Bds alle manifestazioni per il 25 aprile è volta ad impedire la partecipazione della Brigata Ebraica, ad escludere e non a celebrare la liberazione dal nazismo che i fondatori di quello stesso movimento all'epoca abbracciarono».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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