Il 4o per cento dei milanesi non vuole neanche votare

Si chiama Voices from the Blogs e non è un blog come molti altri che animano il dibattito on line, ma un progetto scientifico nato grazie ad alcuni docenti universitari milanesi per monitorare pensieri e sentimenti che navigano sul web. E Voices from the Blogs ha indagato che cosa i milanesi pensino della politica, analizzando quasi 6.000 messaggi twittati a inizio luglio.
I risultati indicano che i cittadini sono sfiduciati dall'attuale politica. Se il 17,6 per cento grida «basta coi partiti», sono molti quelli che attaccano i politici e vorrebbe cacciarli (14,3 per cento). Solo il 7 per cento li giudica competenti e all'altezza del loro ruolo mentre la maggioranza li considera attaccati alla poltrona (22,6 per cento). Come conclusione, più del 40 per cento dei milanesi si dichiara restio a votare. Una buona percentuale (20,4 per cento) chiede di far crescere la democrazia all'interno dei partiti, come ricetta per combattere antipolitica e apatia.
I milanesi sul web sembrano esasperati dalla situazione attuale e, nel dire «basta coi partiti», li ritengono i principali colpevoli di una politica che sembra essere soprattutto una cosa sporca (12,5 per cento) e in cui - secondo un nutrito gruppetto di milanesi - girano troppi soldi (9,5 per cento).
Se per un 3,5 per cento la politica resta un male necessario, c'è invece un 4 per cento di cittadini totalmente sconfortati e senza speranze, al punto da pensare che sia ormai completamente inutile e che quindi non vale nemmeno la pena interessarsene. Secondo il 26 per cento dei milanesi, però, la politica dovrebbe essere una questione di responsabilità.

Molti ritengono che queste responsabilità vadano assunte da ciascuno in prima persona (3,8 per cento), attraverso una maggior partecipazione, soprattutto ricorrendo all'utilizzo delle primarie. Secondo il sondaggio web, Internet e le nuove tecnologie possono facilitare le cose e aiutare la politica a trovare un volto nuovo.

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