Non più solo cani e gatti abbandonati dai padroni prima di partire per le ferie. Un milanese si è disfatto persino delle testuggini terrestri che aveva in casa. Ben sedici tartarughe lasciate in una scatola di cartone.
È successo qualche settimana fa. Una cittadina stava facendo jogging poco dopo le 17 ai giardini Montanelli e stava passando lungo il lato di via Palestro. Un'altra donna ha richiamato la sua attenzione, dicendo di aver notato a terra tra gli alberi uno scatolone con all'interno qualcosa che si muoveva. Le due signore si sono avvicinate, pensando a una animale abbandonato o addirittura a un neonato. Hanno aperto il contenitore e hanno scoperto le sedici tartarughe di terra. Erano di diverse età e di diverse dimensioni, in discrete condizioni di salute: erano state nutrite da poche ore. Probabilmente poco prima di essere lasciate nel parco. Erano però ammassate l'una sull'altra, perché avevano pochissimo spazio per muoversi, ed erano ricoperte di escrementi.
La jogger ha subito portato la scatola alla sede dell'Enpa e ha consegnato gli animali. Le guardie zoofile si sono prese cura delle tartarughe orfane. Le hanno lavate, nutrite e accudite. La Procura ha invece aperto un'inchiesta a carico di ignoti per il reato di abbandono di animali e per averli presumibilmente posseduti senza legalizzarli. La Testudo hermanni tra l'altro è una specie protetta, tutelata dalla legge numero 150 del 1992. Sarà però molto difficile identificare la persona che ha buttato via i sedici esemplari. Anche se ha scelto per l'abbandono non un luogo periferico e appartato ma i giardini in pieno centro molto frequentati e videosorvegliati.
Le testuggini sono state sequestrate. Non avevano i contrassegni previsti dalla legge e gli operatori provvederanno a identificarle una per una. Come? Con una sorta di fotosegnalamento attraverso le immagini del «piastrone del carapace». Vale a dire della parte inferiore del guscio. Gli esemplari ritrovati sono ora tecnicamente «corpo di reato» e «prova della penale responsabilità» in relazione al procedimento aperto dal pm. Ma sono soprattutto sedici animali in cerca di una nuova casa.
Per ora infatti le tartarughe sono custodite dall'Enpa, in attesa che vengano definitivamente confiscate però l'Ente chiede che si trovi una persona o una struttura adatte ad accoglierle. La sede dell'Enpa non può tenerle per un lungo periodo, essendo un centro di primo soccorso. Servirebbe quindi una struttura di recupero per la fauna selvatica oppure un'oasi del Wwf.
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