Accordo lontano: Salvini non cede e mette al palo il candidato Lupi

Il Nuovo centrodestra lombardo vota la fiducia alla giunta di Roberto Maroni. Ma questo non rischiara i rapporti con la Lega e non smuove di un millimetro la posizione del segretario del Carroccio Matteo Salvini, che resta fermo sul suo no alla collaborazione per le comunali di Milano. Almeno fino a quando Ncd non prenda le distanze da Renzi a livello nazionale.

«Io sindaco? - scherza Salvini - Sto cercando qualcuno che sia più bravo di me». Tuttavia al momento quel «qualcuno» non può essere Maurizio Lupi. Se ne rendono perfettamente conto i rappresentanti Ncd.

Il veto di Salvini tiene l'ex ministro al palo. A meno che da Roma non arrivi un piccolo segnale di distacco dal Pd che possa riaprire il dialogo con la Lega. Una buona occasione sarebbe stata una rottura sul tema delle unioni civili ma il dibattito è slittato e con lui anche le ipotesi di possibili avvicinamenti tra centristi e Carroccio. L'unico messaggio positivo per un'eventuale avvicinamento Lega-Ncd arriva dal ministro alla Salute Beatrice Lorenzin (Ncd) che, nonostante la bufera politica che coinvolge la sanità lombarda, loda il modello Lombardia, targato Lega, per la gestione delle cure e degli ospedali.

Dal canto suo Salvini, che tiene a dire che «la Lega non è mai stata così compatta come in questo momento», chiede una prova d'amore anche a Forza Italia e, per dare la sua piena fiducia agli alleati, pone una condizione: «Vediamo l'8 novembre a Bologna quanti eletti e quanti elettori di Forza Italia ci saranno poi ne parliamo. Quella è l'unica manifestazione contro Renzi». E infatti Salvini non si sbilancia in grossi discorsi in difesa dell'assessore Mario Mantovani (Fi) a San Vittore da una settimana.

Si spende invece in modo esplicito per fare scudo in favore dell'assessore (leghista) Massimo Garavaglia, indagato nell'ambito della stessa inchiesta: «Quando indagano un mio assessore m'incazzo, quando indagano qualcuno della Lega con la coscienza non pulita ma di più divento una bestia. Dai magistrati mi aspetto delle scuse». «Se si decide a priori chi ha torto e chi ha ragione - aggiunge il segretario del Carroccio - senza entrare nel merito delle cose, allora ci dobbiamo costituire tutti».

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