Adotta un profugo: l'accoglienza è on line

Un portale web per favorire l'incontro tra rifugiati in cerca di accoglienza e famiglie desiderose di ospitarli. Sembra un sogno, o almeno un'utopia, invece è una realtà che arriva dalla Germania e che vuole radicarsi anche da noi. Nonostante difficoltà e diffidenze, sono molte le famiglie disponibili ad aprire le porte a chi chiede asilo perché in fuga da guerre e persecuzioni, spesso anche a causa della fede. Il tempo minimo richiesto è di tre mesi di ospitalità. Sei mesi la permanenza massima. Un impegno importante da parte chi decide di aprire le porte di casa, ma in Refugees Welcome, l'associazione che si occupa di favorire la diffusione dell'accoglienza domestica di coloro che chiedono asilo e dei rifugiati, sono convinti che le buone intenzioni vadano messe alla prova sin da subito. Un know- how frutto dell'esperienza di questo network internazionale nato in Germania nel 2014 e da luglio 2015 operativo anche in Italia.A impegnarsi sono soprattutto volontari, tutta l'attività è autofinanziata, anche se la collaborazione con le istituzioni è continua. L'obiettivo è evitare che i rifugiati siano percepiti come corpi estranei e al contrario creare le condizioni perché siano accolti pienamente nella società. L'esperienza pilota al momento riguarda solo alcune regioni italiane, tra cui la Lombardia, ma anche Lazio e Toscana. L'idea è che il rifugiato, o i rifugiati, possano trovare spazio in una famiglia. Per questo chi ha una camera della casa libera e la vuole mettere a disposizione può registrarla sul sito (www.refugees-welcome.it) ed entrare così in contatto con la rete di volontari e esperti che si occupano di mettere insieme chi offre casa con chi ne ha bisogno, cercando di creare relazioni di amicizia e di scambio tra culture diverse che durino nel tempo. A causa del moltiplicarsi dei conflitti, il numero delle persone che richiedono asilo è in continua crescita. Nel 2014 i 28 paesi dell'Unione Europea hanno registrato 570.

800 domande d'asilo, il 44% in più rispetto al 2013. In Italia però, su 170.000 arrivi, hanno fatto domanda d'asilo circa 63.000 persone. Sulla piattaforma partirà anche una raccolta fondi per sostenere il progetto: chi aiuta potrà essere aiutato.