Cronaca locale

Africa protagonista in Fiera, torna l'"Artigiano" di Natale

Sabato parte il tradizionale mercato a Rho tra musiche tipiche, prodotti solidali e cooperativi con il Madagascar

Africa protagonista in Fiera, torna l'"Artigiano" di Natale

Artigiano in Fiera guarda all'Africa. La rassegna in programma da sabato a Fieramilano (Rho-Pero) quest'anno tra le tante novità ha infatti l'orientamento verso il Corno. Fari accesi non solo sulle performance live fatte con i tradizionali bongas del Senegal, sulle esibizioni di un gruppo di ballerini egiziani della Tawassol Band, ma sul tentativo di gettare un ponte verso quello che secondo molti analisti sarà la nuova frontiera per le imprese. Costa d'Avorio, Etiopia, Ruanda, Tanzania e Senegal sono alcune delle economie mondiali in più rapida crescita. E altre decine di Paesi sui 54 totali africani hanno comunque buoni ritmi. E, secondo il vicepresidente e capo economista della Banca africana di sviluppo Célestin Monga, nel continente sono circa 300 milioni le persone collocabili nella classe media, quella cioè che può diventare clientela per artigiani e aziende.

Il primo passo per collegare Italia e Africa è proprio un'intesa con Madagascar, Egitto e Tunisia, con una declinazione particolare: l'intenzione è sviluppare una rete tra imprese artigiane italiane e africane, con particolare attenzione ai giovani, alle donne e al tema dell'innovazione. Una cooperazione tra le realtà artigiane e gli operatori della formazione professionale con il coinvolgimento di importanti enti italiani e collaborazioni, a livello universitario, tese alla formazione manageriale e imprenditoriale a sostegno delle start-up d'impresa.

Per creare una nuova connessione tra le due sponde del Mediterraneo la manifestazione riserverà una particolare attenzione anche a esempi virtuosi come quello di Dieudonné Razafinjatovo che mostrerà un modello di impresa sociale innovativo nato in Madagascar, nella periferia di Antananarivo. Lì Razafinjatovo ha dato vita a una realtà solidale, Ferronerie d'Art, che dà lavoro, nutre e educa centinaia di persone. Si tratta di un'officina per la lavorazione del ferro riciclato diventata, negli anni, una vera e propria comunità autosufficiente, anche a livello alimentare. Attorno al grande laboratorio, la famiglia ha costruito case per gli operai, uomini e donne che vivevano condizioni di povertà e disagio sociale, una scuola primaria e secondaria, una mensa per i più piccoli.

Un progetto che punta sulla cooperazione e la solidarietà, espressa come etica e responsabilità sociale nel lavoro, che vuol essere uno dei fili conduttori di quest'edizione dell'Artigiano in Fiera che nei nove padiglioni quest'anno conterà tremila stand espositivi, 150mila tipologie di prodotti provenienti da oltre cento Paesi, rappresentati su una superficie espositiva di 340mila metri quadrati, 41 ristoranti e 21 piazze del gusto: «Artigiano in Fiera è molto più di un'esposizione internazionale: è un fenomeno sociale che pone alla ribalta la vita e il lavoro di persone che interpretano un'economia a misura d'uomo, in cui il profitto è solo un parametro del proprio impegno, non lo scopo - ha dichiarato il presidente di Ge.Fi. Spa, Antonio Intiglietta -. Ha origine in questa testimonianza lo stupore che ci accompagnerà, per nove giorni, in questa grande e attesa rassegna.

È lo stesso stupore che proveremo assistendo anche a eventi cultuali, spettacoli musicali e assaporando, in un clima di festa, i piatti tipici di tutti i continenti».

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