La condanna a quattro anni per pedofilia, da scontare magnanimamente ai domiciliari, non è servita a indurre il giovane maniaco a smettere con certe intemperanze. Così si è rimesso su internet, si è spacciato per quindicenne e ha contatto quattro ragazzine, con cui ha scambiato foto osè. Quando il gioco è diventato troppo spinto, una delle adolescenti si è rivolta ai carabinieri che hanno individuato e nuovamente arrestato l'uomo.
Il pedofilo, 30 anni, residente a Cuggiono, nel 2012 aveva adescato due ragazzine a Cesana, nel Torinese, e per questo era stato condannato a quattro anni per violenza sessuale e corruzione di minorenne. Aveva però evitato il carcere, convincendo il magistrato a metterlo ai domiciliari presso un suo parente di Lodi. E da lì ci ha riprovato, creandosi un falso account su Facebook e spacciandosi per un quindicenne.
In questo modo è riuscito ad agganciare altre quattro giovani tra i 14 e i 15 anni, una di Lodi e tre di Genova, riuscendo a convincerle a mandargli foto in pose un po' provocanti.
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