Alberi, negozi e dehors: il degrado in Centrale lo combattono i privati

Il Comune collabora al rilancio della zona. I cantieri in piazza Savoia chiusi a dicembre

Alberi, negozi e dehors: il degrado in Centrale lo combattono i privati

Puntare sul commercio, la modifica della viabilità e delle aree verdi per rilanciare le zone intorno alla stazione Centrale. Questa la sintesi del progetto presentato ieri mattina dall'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran. Due giorni fa sono partiti i lavori sul lato destro dello scalo ferroviario, quello dalla parte di piazza Luigi di Savoia: i marciapiedi saranno allargati con uno spostamento a scalare dei parcheggi di bus e taxi.

Ci sono tre operatori, Grandi Stazioni sui nomi mantiene il riserbo, che si sono dichiarati disponibili ad aprire proprio su quel lato della stazione. E per i nuovi locali sono previsti dehors e spazi esterni che dovrebbero diminuire il degrado e migliorare la frequentazione della zona. Il primo cantiere aperto due giorni fa serve proprio per allargare la svolta dove dovranno passare i bus, mentre l'ultimo si dovrebbe chiudere entro il 30 novembre. «Procediamo per lotti» hanno precisato i responsabili di Grandi Stazioni. I parcheggi per auto della piazza saranno riorganizzati per lasciare invariato il numero dei posti auto. Mentre i taxi, anche se vedranno spostata l'area di sosta, manterranno un passaggio vicino ai marciapiedi per il carico e scarico.

Nella mattinata Maran ha presentato, insieme al collega delle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino, la riqualificazione dell'area verde in Piazza duca d'Aosta, davanti alla stazione Centrale. «In primavera - ha detto Maran in occasione del taglio del nastro - abbiamo presentato il progetto di riqualificazione dell'area con il progetto «Cantiere in Centrale, dalle parole ai fatti», oggi la prima la prima parte del cantiere». Le aree, che prima erano occupate dai senza tetto che gravitano intorno alla stazione, sono state riqualificate nell'ambito di SeMiniAmo, l'iniziativa realizzata da Zack Goldman in collaborazione con il Comune. «La cura della città - ha spiegato Majorino - è un tema che deve riguardare tutti: cittadini, volontari, operatori e persone con fragilità. È questo il senso della bella scommessa messa in campo dal progetto seMiniAmo, una iniziativa che speriamo possa essere replicata e diventare un modello».

Ma i nuovi40 alberi, 30 arbusti e 20mila piantine da sottobosco non sono stati accolti da tutti come una buona notizia: «Non mancano i presupposti perché l'inaugurazione di oggi in piazza Duca d'Aosta possa essere considerata l'inaugurazione del nuovo boschetto della droga - ha attaccato l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato - Oggi all'inaugurazione probabilmente ci si è dimenticati di invitare i reali fruitori dell'area che, sicuramente da lontano durante i lavori guardavano increduli in

attesa di riavere i dormitori e il loro luogo di spaccio rinnovati. Inizia il conto alla rovescia per vedere quanti giorni dureranno le aree verdi. Altroché scommessa coraggiosa, quella di Maran, una scommessa perdente».

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