Albertini: «Vi spiego il mio programma»

Gabriele Albertini lancia il suo programma su Youtube. E si presenta come candidato della società civile: «La nostra lista sarà composta per l'80 per cento da esponenti della società civile e per il 20% da amministratori locali che hanno ben operato, ma lasciati ai margini dai partiti tradizionali». La candidatura di Umberto Ambrosoli, approvata anche dall'Udc, non sembra averlo spaventato: «Sono contento che anche lui abbia scelto una strada non diversa. È una persona che stimo, degno figlio del grande italiano che fu suo padre».
L'ex sindaco prende le distanze dai partiti: «Abbiamo inaugurato il cantiere di una grande lista civica perché la Lombardia vuole un governo di lombardi e per i lombardi, non di figure nominate dai partiti». Parla di privatizzazioni. E di sanità: «La sanità lombarda è eccellente. Ma è un modello da migliorare dal punto di vista dell'efficienza e della trasparenza con gli stessi criteri delle società quotate in borsa». Obiettivo finale: «Costruiremo un sistema che sia limpido e offra a tutti le miglior prestazioni».

Tre le parole d'ordine: intraprendenza, responsabilità e cuore. Un paragone con gli americani: «New York è la città che non dorme mai ma in Lombardia e a Milano se sta mai coi man in man».
Perplessità in viale Monza. E la Lega si dissocia: «Alleanze improbabili».

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