Dario Allevi ce l'ha fatta. Ha conquistato Monza vincendo in tutta la città, quartieri rossi compresi. Un trionfo politico ma anche personale, per l'ex presidente della Provincia Dario Allevi, che ha condotto una campagna elettorale solida e tranquilla, nonostante gli attacchi nervosi di una sinistra che presagiva il crollo. Alla fine Allevi ha staccato di oltre mille voti il sindaco uscente, Roberto Scanagatti, che aveva inaugurato la campagna elettorale con i favori di un pronostico che si rivelato effimero e illusorio.
Una vittoria netta per Allevi, per il suo partito, Forza Italia, che fin dall'inizio ha creduto in lui. E un'affermazione netta per tutto il centrodestra, che a Monza è tornato a compattarsi anche grazie alla linea responsabile e unitaria della Lega Nord.
«Sono certamente emozionato - ha detto Allevi - e ringrazio i cittadini, che hanno premiato il programma, la squadra, la persona, hanno volato alto nonostante qualcuno abbia cercato di attaccarci violentemente, pesantemente». Il tentativo di agitare gli spauracchi ideologici non ha giovato al Pd. «I monzesi guardano il fare - ha spiegato a caldo Allevi mentre festeggiava il risultato - un po' di mesi fa non erravamo in tantissimi a crederci. Io ci credevo, è stato un crescendo.
Adesso subito al lavoro, festeggiamo per qualche ora poi tutti a rimboccarsi le maniche». «Soddisfazione enorme» per Forza Italia, esulta la capolista Martina Sassoli, «è stata una campagna bellissima, ha premiato la concretezza e la serietà del candidato.
Abbiamo vinto in tutta la città, ed è stato bellissimo vincere a San Rocco e Sant'Albino, i due quartieri più dimenticati da questa giunta. I quartieri da dove siamo partiti e da dove ripartiremo». Quartieri rossi che ora sperano in Allevi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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