Marta Bravi
Gli alpini tornano a Milano. Due mesi esatti dopo la 92esima adunata nazionale che ha visto solo alla sfilata del 12 maggio 80mila alpini appartenenti alle sezioni di tutta Italia, ora tocca all'Ana ovvero all'Associazione nazionale alpini, che compie lunedì 100 anni. L'associazione nazionale alpini, fondata proprio nella nostra città da un gruppo di reduci della Prima guerra mondiale, conta 347mila soci con 80 sezioni, articolate in circa 4300 gruppi.
Nel 1919 alcuni ufficiali alpini reduci dal conflitto, e membri del Cai di Milano, decisero di creare un'associazione tra coloro che avessero prestato servizio nel corpo. L'8 luglio 1919 l'Associazione Nazionale Alpini venne costituita presso la sede dell'Associazione Geometri di Milano da una sessantina di reduci, con primo presidente il Maggiore Alpino Daniele Crespi. Le adesioni si moltiplicarono rapidamente, prima dalla Lombardia e poi da tutto il Paese. La commemorazione della nascita dell'Ana è una cerimonia che si ripete tutti gli anni dal 1950 dopo la brusca interruzione che subì per il secondo conflitto mondiale.
Quest'anno a Milano, in occasione dei cent'anni della nascita la giornata inizierà alle 9.30 con la deposizione della Corona per i caduti in Sant'Ambrogio, mentre alle 10.30 al teatro dal Verme (via San Giovanni sul Muro 2) si aprirà il convegno sulla storia dell'associazione dalle origini a oggi con il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Nel programma si alterneranno le interviste a tre figli dei fondatori con quelle ai presidenti emeriti Giuseppe Parazzini e Corrado Perona, seguirà il discorso del comandante delle Truppe alpine, il Generale Claudio Berto e la presentazione del libro «2009-2019-Una storia viva con Bruno Fasani». Chiuderà il convegno il presidente dell'Ana Sebastiano Favero.
Alle 14.30 prenderà il via la sfilata delle penne nere che si snoderà da piazza San Babila alla Galleria Vittorio Emanuele, dove verrà scoperta la targa commemorativa, che vedrà al partecipazione di rappresentanti da tutta Italia. «Il Centenario dell'Ana rappresenta una ricorrenza di cui l'intero Paese va orgoglioso - il messaggio del presidente della repubblica Sergio Mattarella- . Le penne nere identificano una lunga e nobile tradizione di coraggio, sacrificio e dedizione incondizionata a servizio della nostra comunità, nel segno di una profonda e convinta affermazione della indivisibile identità nazionale e della solidarietà che affratella ovunque le genti di montagna». Un esempio su tutti l'intervento all'indomani del tremendo terremoto che nel maggio 1976 sconvolge il Friuli. Non esistendo ancora alcuna forma organizzata di protezione civile nazionale, migliaia di alpini di tutta Italia si impegnano in un progetto di soccorso e di ricostruzione così imponente che per l'impegno ed i risultati raggiunti, all'Associazione viene conferita la medaglia d'oro al merito civile. Da questa esperienza nel 1987 nasce ufficialmente la protezione civile degli Alpini. Più recentemente 8500 volontari da tutta Italia sono accorsi nell'Abruzzo terremotato per aiutare la popolazione, lavorando senza sosta per oltre 9 mesi, fino ad arrivare all'inaugurazione del villaggio dell'Ana a Fossa.
Così in seguito ai sismi del 2016 e del 2017 i volontari di Protezione civile Ana hanno portato la loro esperienza e il loro sostegno alla popolazione di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Grazie anche alla raccolta fondi di 3,5 milioni di euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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