Poliziotti a cavallo, camionette, elicotteri. Il blitz del primo pomeriggio alla Stazione centrale ha lasciato il segno. Ma - come molti stanno già chiedendo - non sarà l'ultimo. E non è stato il primo, d'altra parte: «Controlli del genere sono sempre stati effettuati - spiegano dalla Questura - stavolta si è ritenuto di impiegare una forza straordinaria per il numero delle persone coinvolte». A un certo punto, scortati da poliziotti in assetto antisommossa, una ventina di migranti è stata portata su alcune camionette della polizia parcheggiate sul lato di piazza Duca d'Aosta che si affaccia sul Pirellone. Alcuni degli ingressi della metropolitana, linea 2 e 3, in stazione Centrale sono stati chiusi così come il perimetro della stazione, tranne le entrate laterali.
Ma operazioni simli, come detto, andranno avanti: «Proseguiranno anche in altre vie» - rispondono dalla Questura. All'intervento deciso dal Questore ed eseguito con un massiccio spiegamento di forze (senza ovviamente che prima se ne avesse sentore) si è arrivati dopo una serie di acquisizioni tratte da attività di pattuglia, indagini e segnalazioni. Tutti elementi in base ai quali saranno decisi i nuovi interventi - come spiegano dalla questura - finché «ci faranno ritenere che sia necessario intervenire».
La Centrale da tempo è sotto i riflettori per un peggioramento delle condizioni di sicurezza. E anche la Questura, ieri, ha riconosciuto «la situazione di degrado in cui versa la zona». Inevitabile associare l'intervento di ieri a una serie di episodi che hanno destato una grande impressione. A fine ottobre una rissa di massa fra migranti era scoppiata intorno alle 15. Solo dieci giorni fa, invece, l'ultimo incredibile episodio: un senegalese di 27 anni, con problemi psichici, è stato arrestato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale dopo aver aggredito un militare impiegato nell'ambito dell'operazione «Strade sicure» e leggermente ferito un carabiniere. Queste le premesse, le stesse che hanno indotto il presidente del Municipio 2, Samuele Piscina, a un nuovo appello, proprio mentre gli agenti circondavano la Centrale: «Anche questa mattina - diceva il sindaco della Zona 2, della Lega - i cittadini che abitano a Greco o che frequentano lo stupendo Naviglio leonardesco della Martesana hanno dovuto schivare i bivacchi sotto il ponte della pista ciclopedonale, tra il tanfo indescrivibile ed evidenti problemi sanitari». «La misura è veramente colma - ha proseguito Piscina - e tale situazione non può più essere tollerata. Il sindaco e i suoi assessori ci dicano se la Milano che vogliono sia quella incivile che costringe i cittadini a vivere nel degrado, come accade nei pressi di via Sammartini da ormai troppo tempo».
Via Sammartini, ovviamente, è la strada dell'hub che ospita i migranti in transito dalla stazione e i richiedenti asilo, in numero tale da non poterne più accogliere, tanto che il Comune - appena pochi giorni fa - ha deciso di ridurre i posti.
E una consigliera che la Zona la conosce bene, Silvia Sardone, avverte: «É necessaria una bonifica quotidiana per ripulire questa zona dai bivacchi, dai venditori abusivi, dagli spacciatori abusivi, dagli ubriachi, dai clandestini. Le immagini del fuggi-fuggi generale degli immigrati sono molto indicative, rappresentano chiaramente l'emergenza illegalità intorno alla stazione».
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