Altri tre indagati, il Pirellone vacilla

La Guardia di Finanza nella sede della Regione Lombardia. Tre indagati per peculato e truffa aggravata. Sono l'ex presidente del consiglio regionale lombardo, il leghista Davide Boni (già indagato per corruzione nell'inchiesta per tangenti nel settore edilizio), l'ex assessore regionale, il pdl Franco Nicoli Cristiani (già arrestato per corruzione nell'inchiesta su un traffico illecito di rifiuti) e il consigliere ed ex assessore regionale del Pdl, Massimo Buscemi, compagno della figlia di Pierluigi Daccò, l'imprenditore condannato a dieci anni per il crac del San Raffaele.
Le indagini della Guardia di Finanza riguardano i costi della politica, la regolarità delle spese per cene, viaggi e forme di comunicazione sostenute dai gruppi di Pdl e Lega dal 2008 al 2011. Gli uomini delle Fiamme gialle hanno acquisito documenti negli assessorati al Territorio, alla Cultura e presso la presidenza e l'ufficio di presidenza.
All'esame della Guardia di Finanza, nell'inchiesta del procuratore Aggiunto Alfredo Robledo, ci sarebbe anche una cena del settembre 2011 al ristorante Da Berti, locale vicino alla sede della Regione e tra i più frequentati da molti politici. In quella circostanza, secondo l'accusa, l'imprenditore Pierluca Locatelli avrebbe versato a Nicoli Cristiani i 100mila euro per ottenere l'autorizzazione per una discarica nel cremonese. E l'ex assessore, intercettato, si lamentò che la cena gli era costata tremila euro.
Questa nuova inchiesta, nello stesso giorno del terremoto causato dall'arresto dell'assessore regionale Domenico Zambetti, accusato di aver comprato voti da esponenti della 'ndrangheta, rende ancora più complessa la situazione politica della Regione.
Il presidente della Regione, Roberto Formigoni, è indagato per corruzione nell'inchiesta sulla sanità che ipotizza pressioni per delibere a favore della Fondazione Maugeri. E oltre all'assessore Zambetti, arrestato ieri, sono agli arresti gli ex assessori Franco Nicoli Cristiani e Massimo Ponzoni (corruzione, concussione e bancarotta nell'inchiesta sul crac della società Pellicano). Nella scorsa legislatura è stato arrestato l'ex assessore Piergianni Prosperini.
Sono indagati l'assessore Romano La Russa (finanziamento illecito nell'inchiesta sul caso Aler), l'ex assessore leghista Monica Rizzi, accusata di dossieraggio (trattamento illecito di dati protetti per favorire Renzo Bossi) e l'ex sottosegretario Angelo Gianmario (corruzione e finanziamento illecito nell'inchiesta per tangenti sugli appalti per il verde). Fin qui le indagini che riguardano la giunta.
Molte inchieste toccano anche i consiglieri regionali, a partire dall'ex vicepresidente del consiglio regionale Filippo Penati, esponente di spicco del Pd, già capo della segreteria di Pierluigi Bersani: per lui è stato chiesto il rinvio a giudizio per corruzione e finanziamento illecito ai partiti nell'inchiesta per tangenti sul cosiddetto Sistema Sesto. È indagato Renzo Bossi: appropriazione indebita nell'inchiesta sull'uso dei fondi della Lega. C'è poi la consigliera Nicole Minetti, indagata per violazione della legge Merlin e per aver indotto alla prostituzione Ruby, nell'inchiesta sulle feste di Silvio Berlusconi ad Arcore.

E un'altra inchiesta riguarda il tifo violento tra ultrà dell'Atalanta, per cui è indagato il consigliere leghista Daniele Belotti.
Sono le principali indagini che nel complesso riguardano quattordici esponenti del Pirellone.

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