Gli alunni sono pronti. Le scuole no

Domani inizia l'anno tra banchi mancanti, amianto nelle palestre e caldaie ko

Qualcuno ha già cominciato da qualche giorno, ma domani sarà per tutti il primo giorno di scuola. Gli alunni sono pronti, le scuole un po' meno. Parecchie, se dovessero sostenere un esame, verrebbero bocciate. I motivi? Tra i più svariati: piove dal tetto, c'è amianto nella palestra, mancano le sedie e i banchi per tutti gli studenti, non ci sono abbastanza aule. Partendo da alcune segnalazioni dei genitori, abbiamo fatto un giro fra alcuni istituti comunali, dalle scuole materne agli istituti comprensori di elementari e medie. E la sensazione che il mondo della scuola si muova a rilento rimane, ogni anno. Le emergenze tardano ad essere risolte o restano, per troppi mesi, solo ed esclusivamente l'oggetto di un documento in una pigna di fogli A4 accatastato nell'ufficio protocolli. Qualche caso è stato risolto, ma mai abbastanza da poter arrivare al suono della prima campanella con ogni cosa al suo posto. E, solito ritornello di ogni settembre, il discorso vale anche per i prof. Le lezioni cominciano con alcune cattedre vuote, non ci sono abbastanza insegnanti di sostegno, alcuni precari sono stati avvisati solo da poche ore del loro incarico e, con tutta probabilità, non rimarranno nemmeno fino alla fine dell'anno. A monitorare la situazione scuole sono i consiglieri di Forza Italia in Comune. Il capogruppo Gianluca Comazzi ha redatto un mini dossier con i casi lasciati in sospeso. Qualche buona notizia arriva dall'Anci, l'associazione dei comuni.

Grazie a una serie di economie di gara del programma «Scuole sicure», il ministero dell'Istruzione ha finanziato la manutenzione dei plessi scolastici della Lombardia con quasi 10 milioni di euro e 1,5 milioni, finanziabili con fondi Bei.

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