Un agguato di stampo antagonista che ha portato i «Falchi» (i poliziotti in borghese che girano in coppia in moto, ndr) e la Digos ad arrestare un 21enne e un 19enne milanesi, entrambi con precedenti specifici e a denunciare a piede libero altri tre minorenni, per lesioni e aggressione. A farne le spese è stato soprattutto uno studente di 18 anni del professionale «Bonaventura Cavalieri» di via Olona che, aggredito per strada, insieme a un altro compagno, da una ventina di giovani della sinistra antagonista che li accusavano di essere «fascisti-nazisti», è stato ferito alla testa a colpi di catena ed è in osservazione al Policlinico: lui e lamico, infatti, hanno i capelli cortissimi, quasi rasati e certo non simpatizzano per gli antagonisti. Comunque è stato proprio in seguito a questa aggressione che la polizia ha potuto arrestare il «capetto» dei giovani vicini ai centri sociali. Il maggiore dei due arrestati, infatti, è lo stesso ragazzo che, il Primo Maggio, mentre il corteo dei centri sociali passava in piazza Cordusio davanti al gazebo del vicesindaco De Corato (circondato dai militari dellArma) ha fermato la manifestazione per mostrare il dito medio in segno di disprezzo a poliziotti e carabinieri ed esortare i suoi «compagni» a gridare più volte «10-100-1000 Nassirya».
Ieri tutto è iniziato intorno alle 14.30, poco dopo luscita dalla scuola. Inizialmente un piccolo gruppo di giovani antagonisti (tra cui i due arrestati), armati di catene, bastoni e sbarre dacciaio, ha fatto scappare un gruppetto di ragazzi e ragazze che frequentano gli istituti della zona e che, da un bar di via Olona si sono rifugiati in un bar allangolo tra via De Amicis e via Carroccio. Gli antagonisti li hanno seguiti, minacciati dallesterno e poi si sono allontanati.
Il loro obiettivo era ben altro: raggiungere ancora via Olona, incontrare altri 10-12 giovani «compagni» e aggredire i tre «fascisti» del «Cavalieri». Dopo laggressione (uno dei tre è riuscito a rifugiarsi alla «Pam» di via Olona), gli antagonisti hanno lasciato il ferito alla testa sanguinante e sono scappati. Alcuni verso piazza SantAgostino, non dopo aver abbandonato una catena in acciaio sotto unauto in via Gonfalone. Altri (tra di loro il «capetto») sono fuggiti in via De Amicis dove avevano parcheggiato gli scooter. Nella fuga, hanno abbandonato tra via San Vittore e piazza SantAmbrogio un pezzo di acciaio. E poco dopo sono stati bloccati dai «Falchi».
«Questo episodio non è legato a quanto accaduto martedì al Corvetto. - ha commentato il prefetto Gian Valerio Lombardi -. La polizia ha fatto un bellintervento individuando i responsabili e assicurandoli alla giustizia».
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