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Appello sindacale «Stop agli esuberi fino alle elezioni»

Ritirare i licenziamenti per tutta la durata della campagna elettorale, fino a quando non vi sarà una nuova giunta e non saranno pubblicati i bilanci dell'ospedale: è questa la richiesta che hanno presentato i sindacati dell'ospedale San Raffaele di Milano al prefetto, che li aveva convocati. «Abbiamo sottoposto al prefetto questa nostra richiesta - spiega Margherita Napoletano, delegata Usb - che l'ha ritenuta legittima, dicendoci che l'avrebbe fatta pervenire all'azienda». Non c'è stato invece alcun incontro tra i sindacati e l'amministrazione, nonostante la lettera di convocazione inviatagli dall'amministrazione. «Non ci interessava un incontro - conclude Napoletano - in cui si sarebbe dovuto parlare dei criteri con cui licenziare i lavoratori del comparto. Per noi non ci sono eccedenze». La linea dura dei sindacati - o almeno, di alcune sigle sindacali - non paga. L'azienda infatti si era mostrata disponibile, in più occasioni, ad andare in contro ai lavoratori: innanzitutto riducendo il numero dei licenziamenti (scesi da 450 a 244) e poi formulando un piano B per evitare i tagli. Tale piano, approvato da alcune sigle sindacali, è stato bocciato dal referendum dei lavoratori. La Fials nei giorni scorsi aveva chiesto di riaprire il confronto per «mettere in sicurezza i 244 posti di lavoro evitando i licenziamenti e il dramma sociale che comporterebbero».

E dopo la trattenuta mensile «in parte già applicata sullo stipendio di gennaio, e che sarà maggiore su quello di febbraio», il sindacato ha chiesto di evitare le «maggiori trattenute mensili sugli stipendi dei lavoratori».

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