Approfittando del coprifuoco assalto dei rom alle case Aler

Appello del Municipio 4 al prefetto: "Basta consigliarci la vigilanza privata, intervenga la polizia municipale"

Approfittando del coprifuoco assalto dei rom alle case Aler

«Il problema vero arriverà dopo, quando l'emergenza del virus sarà agli sgoccioli e la rabbia sociale, finora contenuta a stento, esploderà tra i residenti delle case Aler, già provati più di altri dalla situazione attuale. Nei distretti popolari, comprensori di case Erp (Edilizia residenziale popolare), gestite da Aler Milano e da MM, la fiducia nelle istituzioni in questo periodo da minima sta diventando nulla. E come credete che la prenderà questa gente quando vedrà il Comune prendersi carico e consegnare i pasti anche a quei rom che in queste settimane, alle solite occupazioni abusive, hanno aggiunto l'assalto a diverse case popolari dei palazzi svuotati dal contagio?».

Da Roma la parlamentare milanese di Forza Italia Federica Zanella, si unisce al «suo» presidente del Consiglio del Municipio 4, Oscar Strano in un appello accorato. Solo nelle ultime due settimane nel quartiere Molise-Calvairate gruppi organizzati di rom, perlopiù provenienti dalla vicina zona di via Lombroso, hanno sfondato le porte di ben dodici appartamenti, mono e bilocali, per installarcisi con nuclei che vanno dalle dodici alle quindici persone per abitazione. Facendo un sopralluogo si scopre così che dalla metà del 2018, distribuiti in quindici condomini della zona, sono stati occupati 45 appartamenti.

«I residenti degli alloggi popolari tra viale Molise, piazza Insubria e via degli Etruschi, sono sconvolti - spiega Strano che sul territorio, insieme all'assessore alla Sicurezza del Municipio 4 Elisabetta Carattoni, è davvero molto presente -. A occupazione terminata restano per tutto il giorno e la serata in attesa che la polizia locale intervenga a sgomberare gli appartamenti dove si sono insediati abusivamente i nomadi. Pur disponendo di uno specifico Nucleo di recupero degli alloggi di edilizia residenziale, i vigili rifiutano però regolarmente di muoversi quando l'occupazione riguarda gli alloggi Aler. E le chiamate al centralino di piazza Beccaria (tel. 020208) restano lettera morta. Se c'è di mezzo la proprietà privata non possiamo intervenire si sentono rispondere amareggiati gli inquilini delle case popolari. Che come noi non comprendono come mai i vigili si muovano invece quando viene occupata abusivamente una casa di MM, quindi del Comune di Milano. Gli ispettori Aler e le forze dell'ordine, invece, vengono sul posto, ma - vista la presenza di minori e l'impossibilità, in questo momento, di garantire sistemazioni alternative - non possono allontanare questi rom».

Quel che è più grave è che l'allarme occupazioni abusive non si limita a quest'area della città. Solo martedì, in via Segneri (zona San Siro), il Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari) ha filmato un gruppo di rom che, dopo essersi «piazzati» in alcuni appartamenti Aler, sono scesi in cortile a festeggiare tutti insieme, naturalmente infischiandosene delle regole anti assembramento per contenere l'emergenza sanitaria imposte dal decreto governativo. Avvertita, la Locale ha fornito la solita risposta: «non interveniamo sulla proprietà privata». Nonostante l'emergenza Covid-19 che li tiene occupati, sul posto sono poi arrivati i carabinieri, ma nel frattempo i rom si erano già allontanati. Salvo poi ripresentarsi ier mattina come se niente fosse.

«Interrogato sulla situazione, il prefetto Renato Saccone, in una comunicazione del 27 marzo, ha trasmesso una serie di consigli che riteniamo quantomeno ambigui - spiega Zanella . (...)risultano imprescindibili ulteriori misure di rafforzamento della tutela del patrimonio da parte dell'Ente gestore scrive il prefetto citando alcune misure e suggerendo il ricorso alla vigilanza privata. Inoltre, nella lettera, è evidenziata una differenza nella tutela del patrimonio tra Aler e MM, con la società regionale particolarmente esposta. Perché? La polizia locale non ha forse un nucleo specifico che dovrebbe occuparsi di tutti i milanesi indistintamente?. E infine: è possibile che chi deve garantire la pubblica sicurezza ammetta di non poter fare molto e suggerisca il ricorso alla vigilanza privata con costi a carico di un ente che dovrebbe gestire un patrimonio edilizio e invece si trova spesso a erogare servizi sociali che spetterebbero alle istituzioni?».

Qualora il prefetto non fornisse risposte concrete e non rettificasse la questione della vigilanza privata, lasciando così ad Aler la gestione di una problematica così difficile, Federica Zanella si riserva di

presentare una interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. «In quanto ex prefetto di Milano - conclude la Parlamentare di Forza Italia - dovrebbe avere una particolare sensibilità sulla questione».

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