Contrordine compagni! Area C rimane congelata fino al 2022. Non si facciano illusioni gli ambientalisti, dai Genitori Antismog al comitato promotore del 5 referendum ambientali, che avevano chiesto «l'ampliamento della congestion charge fino alla cerchia ferroviaria». Gli arancioni e chi ha sostenuto la campagna elettorale di Giuliano Pisapia al grido di «vogliamo una Milano più vivibile», si mettano il cuore in pace. Il provvedimento antitraffico rimarrà così fino al 2022, quando verrà ultimata M4.
Per la prima volta dal 2011 la giunta mette nero su bianco le sue intenzioni circa il futuro di Area C. «Si ritiene di mantenere Area C, fino alla realizzazione di M4, ai suoi attuali confini alla Cerchia dei Bastioni» recita il Pums, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile approvato ieri. «La cosa su cui continuerò a battermi - attacca il presidente della Commissione Mobilità Carlo Monguzzi (Pd) è l'ampliamento di Area C fino alla circonvallazione della 90 91, Area C che tanti buoni risultati ha dato ma che rischia di diventare non determinante se non sufficientemente ampliata».
Se Area C ormai è stata «digerita», anche dalle categorie più avverse al provvedimento, dai residenti della Cerchia dei Bastioni alle categorie produttive, è anche vero che sull'ampliamento del perimetro ormai in molti si erano preparati. Ci facevano conto gli ambientalisti, ma anche gli stessi cittadini in un'ottica di città metropolitana: più si allarga, infatti, il perimetro, più milanesi sono compresi al suo interno. Con il risultato che si andrebbero a colpire progressivamente solo i pendolari e gli abitanti dell'hinterland. Questa decisione rischia dunque dimetter d'accordo (contro l'amministrazione) paradossalmente, anche fazioni un tempo contrapposte, anche politicamente. na, andando a servire e collegare ampie zone extraurbane
Soddisfatti i commercianti: «Area C ha cambiato il volto della città. Se ne può pensare bene o male, ma è un dato di fatto. Giudichiamo responsabile la decisione di aspettare il completamento di M4 per pensare di allargare Area C - commenta il vicepresidente di ConfCommercio Milano Simonpaolo Bongiardino -. Perché se Area C è ben servita dai mezzi, non è così per esempio per la cerchia della 90-91».
A livello di trasporto urbano, il documento programmatico prevede il prolungamento di alcune le linee metropolitane oltre i confini comunali, in particolare: la M2 da Cologno Nord a Brugherio e da Assago a Rozzano, la M3 da San Donato a San Donato est, la M5 da San Siro a Settimo e la M4 da San Cristoforo a Corsico Buccinasco. A questo si aggiunge la progettazione di una sesta linea, lungo l'asse Nord-Ovest, Sud-Est, con servizio sugli assi Certosa/Sempione e Tibaldi/Quaranta. Restyling in vista per M2, che comprenderà il rinnovo del materiale rotabile, l'impermeabilizzazione delle gallerie e ristrutturazione delle stazioni. Attenzione però il piano, non entra nel merito dei finanziamenti di questo bel libro dei sogni, «perché non ne ha titolo- spiega il Comune - anche perché le risorse sono state sempre in larga parte statali».
Per quanto riguarda i parcheggi saranno realizzati posti auto in funzione dei prolungamenti delle linee del metrò a Monza Bettola, lungo la direttrice di via Novara, San Donato Est, Corsico- Buccinasco e Lambrate.
Altri obiettivi: la riduzione del trafficodell'11% e delle emissioni di gas del 27%.Inoltre il Pums per il Comune porterà un aumento della popolazione con buona accessibilità al trasporto pubblico del 142%
Il documento ridisegna la mobilità di Milano nei prossimi 10 anni, Palazzo Marino inserisce tra le altre cose l'idea di allungare la rete sotterranea metropolitana per farla uscire dai confini cittadini
La piena attuazione del Pums avrà come effetti positivi la riduzione del 25% del traffico nelle zone a velocità moderata
e l'aumento della velocità deltrasporto pubblico del 17%. Questo si legge nel piano
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.