Un asilo per Paola Bonzi mamma di 24mila bimbi

Il Comune di Vanzaghello dedica una scuola alla fondatrice del "Centro di aiuto alla vita"

Un asilo per Paola Bonzi mamma di 24mila bimbi

Un asilo nido da oggi porta il nome di Paola Bonzi. Il Comune di Vanzaghello ha fatto quel che è giusto, quel che anche Palazzo Marino dovrebbe fare: ricordare degnamente la milanese fondatrice del Cav Mangiagalli, un'istituzione che in quasi 40 anni ha aiutato 24.512 mamme a portare a termine gravidanze problematiche. «L'Amministrazione comunale di Vanzaghello - annuncia il sindaco - è lieta di annunciare che domenica 3 aprile (oggi, ndr) alle 11.15 presso l'Asilo nido di via Ragazzi del 99 si terrà la cerimonia di intitolazione dell'asilo nido comunale a Paola Chiara Marozzi Bonzi. Un'insegnante ed educatrice nonché fondatrice del Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli di Milano».

«Una donna coraggiosa - dice orgoglioso il sindaco Arconte Gatti - che grazie alla sua capacità di ascolto ha saputo aiutare migliaia di donne ad accogliere la vita dei loro bambini».

Dopo una vita intera investita nell'aiutare tante donne che di sostegno avevano bisogno - a volte un aiuto materiale, economico, a volte solo morale - Paola Bonzi è scomparsa il 7 agosto a 77 anni, e oggi riposa al Famedio, insieme ai milanesi illustri.

Il piccolo Comune di Vanzaghello ha deciso di ricordarla nel modo più gioioso, dedicandole appunto un asilo. «È una gran bella cosa - commenta commosso Luigi Bonzi, marito di Paola, sempre al suo fianco e oggi vicepresidente del Centro - Paola amava moltissimo i bambini e li amava partendo dalle loro mamme, faceva prima "nascere" le mamme. Tanti li ha avuti in braccio appena nati. Mi fa piacere che un comune della provincia di Milano, di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza, abbia preso questa decisione spontaneamente: nessuno di noi, parenti o associazione, ha chiesto niente. È una conferma del lavoro importante fatto da Paola e sono felice e compiaciuto che le venga attribuito questo riconoscimento. Anche per chi oggi lavora al Cav è un bello stimolo ad andare avanti».

E il centro va avanti, continua a sostenere le mamme, e come annunciato pochi giorni fa dalla direttrice Soemia Sibillo, si impegna anche nell'attuale emergenza umanitaria, offrendo visite, controlli ecografie e raccolta di beni per i bambini.

«Paola era non vedente dall'età di 23 anni - racconta la direttrice - Non vedeva con gli occhi ma vedeva con il cuore.

Con uno sguardo di gran lunga superiore a quello degli occhi leggeva nell'animo delle persone riuscendo con grande sensibilità e umanità a trasformare la sofferenza delle mamme in attesa, in un sorriso e in un aiuto concreto».

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