Cronaca locale

Assaltato il gazebo di Fratelli d’Italia in viale Papiniano

A Milano un gazebo di Fratelli d’Italia è stato assaltato da alcune persone con i volti coperti. Anche il sindaco Sala ha definito inaccettabile quello che è accaduto al mercato di viale Papiniano

Assaltato il gazebo di Fratelli d’Italia in viale Papiniano

Un gazebo di Fratelli d’Italia è stato assaltato a Milano da alcune persone con i volti coperti. A denunciare il fatto è stato il senatore Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia: "Qualche minuto fa - ha detto - un nostro gazebo in viale Papiniano è stato assaltato da una squadra di persone mascherate incappucciate e vestite tutte nella stessa maniera". La Russa ha denunciato l'aggressione a un gazebo del suo partito davanti ai cronisti incontrati durante un banchetto organizzato dal partito sotto la sede di Corso Buenos Aires a Milano.

Erano tutti incappucciati

"Sono stati respinti dai nostri - ha aggiunto il senatore - non hanno potuto creare danni fisici per la reazione civile dei nostri presenti, ma è grave che ci sia un episodio di questo tipo in campagna elettorale, ennesima dimostrazione del clima di chi non vuole un confronto civile. Fdi non si sognerebbe mai di disturbare mai la propaganda di un altro movimento politico. Mi aspetto una reazione molto chiara da parte di tutte le forze politiche" ha tenuto a sottolineare il senatore.

La condanna del sindaco Sala

Il sindaco della città meneghina, Beppe Sala, ha condannato il gesto di violenza. Il primo cittadino ha parlato di evento inaccettabile per una città democratica come Milano, e ha poi continuato:"Avere posizioni politiche differenti non autorizza gesti di violenza contro la parte avversa. Condanno il vile atto contro il banchetto di Fdi, a cui esprimo solidarietà, e invito tutti a tenere comportamenti rispettosi in campagna elettorale e sempre".

Il racconto di Lorenzo La Russa

Lorenzo La Russa, figlio di Ignazio, ha raccontato all'Adnkronos quello che è successo. Ha parlato di un'azione mirata e preparata, conseguenza di una campagna elettorale"che spinge sull'odio e sul pericolo fascista inesistente". Il giovane militamnte ha poi ricoprdato: "Noi avevamo il permesso per il banchetto in viale Papiniano, stavamo facendo volantinaggio per il comizio di Giorgia Meloni dell'11 settembre. All'improvviso vedo otto-dieci ragazzi vestiti tutti di nero, incappucciati tranne uno a volto scoperto, con la mascherina, che sono arrivati verso di noi. Non ho capito subito che fossero minacciosi, pensavo a un gruppo di ultras. Sono arrivati veloci, hanno tirato calci al banchetto, rubato le bandiere e gridato 'fasci di m...' e sono scappati su due auto".

Sono stati velocissimi

La Russa ha spiegato che le persone incappucciate sono state veramente veloci: hanno rotto tutto quello che potevano rompere, hanno rubato le bandiere e sono poi scappate via su due macchine che erano già pronte per la fuga. Secondo lui è stata un'azione coordinata, mirata, preparata: sono arrivati per rompere il banchetto e scappare in brevissimo tempo. Secondo Lorenzo sono stati dei ragazzi appartenenti a qualche centro sociale che non è stato ancora sgomberato. "Non abbiamo reagito, ma se fosse successo a parti diverse - cosa che non succederebbe mai - si sarebbe parlato di squadrismo fascista. È allucinante che nel 2022 succedano cose di questo tipo che lasciamo fare alla sinistra democratica e ai loro amici", ha aggiunto Lorenzo.

Un assalto, di cui ci sono anche delle foto, che il Partito democratico ha già condannato. "La solidarietà del Pd milanese mi fa piacere, ma credo che questa campagna elettorale che spinge sull'odio e sul pericolo fascista inesistente magari fa aizzare certe teste calde e succedono cose di questo tipo, che a parti inverse non sono mai successe. Sull'odio, sul non rispetto della libertà di espressione, sulla violenza non ci deve essere tolleranza", ha concluso La Russa junior.

Il blitz contro Fdi

Secondo quanto reso noto sarebbero state quattro o cinque le persone mascherate che hanno attaccato il gazebo dove due consiglieri del municipio 1, Federico Sagramuso e il figlio di Ignazio La Russa, stavano facendo propaganda elettorale. "Questo è il risultato di una campagna che si sta facendo a Milano da parte di esponenti di primo piano del Pd di criminalizzazione di Fdi - ha affermato Riccardo De Corato all'Adnkronos - con argomenti che poi portano quelli che a Milano sono i protetti della giunta comunale a fare i banchetti dei centri sociali davanti alla Scala, sono azioni disperate".

Clima d'odio

Andrea Mascaretti di FdI, vice Presidente del Consiglio comunale di Milano, ha evidenziato il brutto episodio avvenuto oggi sottolineando che dopo tanta violenza verbale nelle parole di esponenti politici e personaggi televisivi contro Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia, stanno adesso arrivando anche le prime aggressioni fisiche nei confronti dei militanti nel partitodella Meloni.

“Chi continua a creare questo clima d'odio contro di noi è responsabile di quanto potrebbe succedere a uomini e donne che oggi sono nelle strade di Milano e di tutta Italia ai banchetti di FdI per condividere democraticamente le idee nelle quali credono”, ha infine asserito Mascaretti. Solidarietà è arrivata anche dal capogruppo del Pd a Palazzo Marino, Filippo Barberis, che ha sottolineato come tutti debbano avere il diritto di portare avanti la propria campagna elettorale senza timore di subire aggressioni e che, da democratici, non possono che condannare senza alcun appello quanto denunciato da Fdi ed esprimere la loro solidarietà.

Indaga la Digos

A occuparsi del danneggiamento al gazebo di Fdi vandalizzato oggi a Milano mentre alcuni esponenti del partito stavano facendo propaganda elettorale è la Digos. Secondo le prime informazioni raccolte dalla polizia, sono entrate in azione "quattro o cinque persone" con "la testa coperta da cappucci e il volto da mascherine" che hanno rotto parte della struttura mobile, ma "non hanno aggredito nessuno". Quando è arrivata la polizia il gruppo di violenti si era già dileguato.

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