«Rifiuta di pagare il biglietto del controllo sociale». Nel logo nero e bianco un berretto della polizia con il manganello alzato «contro il Daspo urbano. Difendiamoci dalla polizia». Sono alcuni degli slogan che campeggiano sui volantini comparsi in questi giorni sui mezzi della 90 - 91. Dietro il gesto inneggiante la rivolta sociale, probabilmente un gruppo di anarchici.
A ottobre sulla linea che percorre la circonvallazione esterna, la 90 -91 definita anche la «linea della paura», sono comparsi controllori a bordo affiancati dalla guardi giurate, un provvedimento pensato da Atm e da Palazzo Marino per arginare la piaga delle aggressioni ai danni degli autisti, i borseggi, gli insulti e le minacce da parte di molti passeggeri beccati senza biglietto. Il risultato è stato un venticinque per cento dei passeggeri pizzicati senza il ticket nella prima settimana, un dato destinato a scendere ovviamente ma che dimostra la portata del fenomeno. Visto il clima di tensione e di paura che si respira a bordo di una delle linee più frequentate di notte, soprattutto da stranieri, ai controllori sono stati affiancate guardie giurate per proteggerli. Ma c'è chi non ci sta e che crede che «dietro la facciata dell'impegno per la sicurezza si nasconde e, anche troppo bene, la caccia a chi non paga il biglietto».
Il risultato? Oltre ai volantini che sono stati affissi sui mezzi, sono state trovate sigillate con la colla le obliteratrici perché «noi ci rifiutiamo di pagare il biglietto del controllo sociale e della detenzione. Dobbiamo rimanere uniti, perché la solidarietà e la resistenza sono le nostre armi!».
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