Una riunione fiume, quasi 5 ore rinchiusi in sala giunta dove non sono mancati momenti dai toni accesi. Sindaco, assessori, capigruppo (già in ferie quello del Pd, al suo posto ha partecipato il consigliere Stanzani) e coordinatori dei partiti di maggioranza. Hanno fatto il punto sul buco di Bilancio che a questo punto - se fossero confermati tutti i tagli ai trasferimenti minacciati in questi giorni dal governo - arriva a 64 milioni di euro. La quadra finale è: avanti tutta con gli aumenti. «Nessun tabù» aveva anticipato a marzo l'assessore con delega ai conti Francesca Balzani quando si partiva da una voragine di 437 milioni e ieri lo ha ribadito chiaro. «La priorità è mantenere i servizi, quindi ci tocca agire sulle tariffe». Quasi un ordine all'assessore alla Mobilità, visto che il settore più pesante per le casse è quello dei trasporti e ancora ieri Piefrancesco Maran parlava di una «soglia psicologica» a 35 euro per il mensile (che oggi costa 30 euro) oltre la quale non si può andare. Ma è finito in minoranza ed è uscito irritato dal vertice con un mandato: oggi dovrà presentare alla giunta la proposta di aumento e difficilmente i pendolari non dall'adeguamento Istat del 25%, il mensile passerà da 30 a 38 euro. Stesso salto in avanti subirà il settimanale che oggi costa 11,30 euro e passerà a 14,6. La giunta potrebbe adeguare a una percentuale più soft l'annuale: oggi si paga 300 euro al mese e l'aumento potrebbe fermarsi a 320. Una decisione finale verrà presa comunque questa mattina in giunta, il Comune non può rischiare di perdere la finestra di settembre quando scatta il rinnovo degli abbonamenti studenti. Ma nella discussione di maggioranza è tornata sul tavolo anche l'ipotesi di una stangata sul ticket: una manovra sul biglietto (l'ipotesi è di passare da 1,5 a 1,7 euro) dovrebbe essere inserita nel Bilancio a settembre, ma diventare effettiva solo nel corso del 2014. Il presidente dell'aula Basilio Rizzo, esponente della sinistra radicale, ha insistito sul blocco dell'aumento Irpef lineare allo 0,8%, ma fino alle prossime decisioni del governo su Imu e fiscalità locale, e fino a che quindi non sarà chiara l'entità delle entrate per Palazzo Marino, la linea sull'addizionale rimane quella del raddoppio uguali per tutti, salvi solo i redditi sotto i 15mila euro.
La giunta rinvierà a settembre il capitolo scuola, visto che ritocchi a tariffe di mense e asili a questo punto scatteranno comunque dal prossimo anno. L'assessore Francesco cappelli insiste sulla «maggiore equità» che si tradurrà con più scaglioni di reddito Isee e anche più rate per il pagamento, per frenare il fenomeno dell'evasione. Nella giunta di oggi dovrebbero essere definiti anche gli adeguamenti Istat per servizi cimiteriali, matrimoni, sport.
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