Cronaca locale

Atm-Trenord, un mese per la fusione

Atm-Trenord, un mese per la fusione

Le intenzioni sembrano serie, almeno a giudicare dai personaggi coinvolti, Roberto Maroni e Giuliano Pisapia, e dalla volontà di rendere pubblico l'incontro che segna il via al tavolo per la fusione (o «integrazione», come la definisce il sindaco) Atm-TreNord.
L'incontro si è svolto ieri pomeriggio in una sala di Palazzo Bagatti Valsecchi, di proprietà della Regione. Si tratta del possibile matrimonio tra due big del trasporto pubblico: Trenord, la società che gestisce il servizio ferroviario regionale, e Atm, che ha come core business il trasporto pubblico in città. Quasi un miliardo di euro il fatturato di Atm, 710 milioni i ricavi di TreNord. I dipendenti: 9.300 in Atm, 4200 a TreNord. Metterli insieme significherebbe dar vita a «un soggetto leader in Europa», sostiene Maroni.
Si parla di tempi. «Il percorso per la fusione di Atm e Trenord comincia oggi e abbiamo chiesto di concluderlo rapidamente, entro la fine di ottobre» assicura il governatore Maroni dopo i primi colloqui. Guarda oltre i confini della Lombardia: «C'è un grande interesse da parte di altre Regioni e di tanti Comuni». «Il percorso non è facile, è da studiare, ci saranno sicuramente dei vantaggi per gli utenti dei mezzi e questo non può che farci piacere» è il commento finale del sindaco, Giuliano Pisapia.
Presenti al vertice politici e tecnici di Comune e Regione. Per Palazzo Marino il sindaco, Pisapia (che ha lasciato la riunione in anticipo per andare a celebrare un matrimonio) con il suo capo gabinetto, Maurizio Baruffi, l'assessore ai Trasporti, Pierfrancesco Maran. Palazzo Lombardia ha schierato il presidente della Regione, Roberto Maroni, e l'assessore regionale all'Economia, il leghista Massimo Garavaglia. Al tavolo anche i vertici delle due aziende coinvolte: il presidente di Atm, Bruno Rota, e l'amministratore delegato di Trenord, Luigi Legnani.
Assenti rappresentanti di Trenitalia (che detengono il 50% della società). Assente il competente assessore alle Infrastrutture, Maurizio Del Tenno: nei giorni scorsi aveva espresso qualche perplessità sull'operazione e lunedì scorso ha incontrato Maroni per fare il punto della vicenda. Presente a sorpresa Giuseppe Bonomi, ex presidente e ad di Sea tradizionalmente legato alla Lega: e infatti Bonomi era a Palazzo Bagatti Valsecchi come consulente del presidente Maroni.
Entro fine ottobre dovrebbe essere più chiaro se e come quest'operazione può essere realizzata. La questione più intricata rimane quella della governance. Si tratta di mettere insieme due istituzioni, Comune e Regione, e un terzo soggetto quale Trenitalia. Di fondere Atm e le Nord se ne parla almeno da 15 anni.

Se un tempo l'operazione sembrava a tutto vantaggio di TreNord, oggi i rapporti di forza con Atm sembrano più equilibrati.

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