Aumentano i Frecciarossa e arriva Italo

La famiglia del ferroviere accetta l'invito di Marangoni: «Pronti ad ascoltare»

Domenica entra in vigore il nuovo orario ferroviario di Trenitalia e resterà valido fino all'11 giugno 2016. In Lombardia crescono le Frecce da e per Milano con quattro Frecciarossa in più per Roma di cui due con fermata a Bologna e due che proseguono fino a Napoli. Da domenica inoltre comincerà le sue corse dalla stazione di Milano Centrale anche Italo, il nuovo treno Milano-Roma che farà «concorrenza» al Frecciarossa e che contribuirà ad aumentare il servizio per chi fa la spola tra le due città. Italo finora è sempre partito dalla stazione di Porta Garibaldi. Ora la abbandonerà per traslocare nello snodo principale della città. La prima corsa sarà alle 6,35.

«Incontreremo il prefetto Marangoni. La sua telefonata ci ha stupito, ma ci ha fatto piacere. Cosa ci aspettiamo? Sono passati 46 anni, cosa possiamo aspettarci?... Siamo pronte ad ascoltare qualsiasi cosa arrivi». Claudia e Silvia Pinelli sono in piazza Fontana, davanti alle targhe che ricordano loro padre Giuseppe. Le figlie del ferroviere anarchico morto precipitando da una finestra della questura il 15 dicembre 1969, tre giorni dopo la strage, parlano all'indomani della chiamata di Alessandro Marangoni, che ha chiesto un incontro. Loro e la madre Licia, ormai 87enne, ci saranno.La telefonata alla vedova Pinelli è stato uno dei primi gesti di Marangoni dopo l'insediamento. Il prefetto sa che quella ferita è ancora aperta. È in piazza per la commemorazione delle vittime, ma alle domande sulla chiamata non risponde. Lo fanno, quando lui è già andato via, le figlie di Pinelli. «Ci incontreremo la settimana prossima - dicono - vedremo cosa vorrà dirci. La sua chiamata è stata del tutto inaspettata, ma abbiamo apprezzato l'apertura». È la prima volta che un rappresentante cittadino delle forze dell'ordine prende un'iniziativa simile. Preparando un confronto storico, dopo la stretta di mano al Quirinale nel 2009 tra la vedova Pinelli e Gemma Calabresi, vedova di Luigi. «Dopo di allora siamo rimasti fermi allo stesso punto - è la critica dal palco della cerimonia del presidente dell'Anpi Carlo Smuraglia -. Anche se erano stati promessi riflessioni e riconoscimenti. Speriamo che questa volta una porta si apra davvero». Giuliano Pisapia riconosce: «Ho avuto un ulteriore dimostrazione della sensibilità del prefetto e di quanto conosca Milano. Il nostro passato e il nostro presente e di come possa accompagnarci per il futuro di una città che adesso è al centro del mondo». In mattinata Licia Pinelli non aveva sciolto le riserve: «Dobbiamo decidere».

Ma in piazza le figlie accolgono la mano tesa: «Abbiamo ricevuto questa telefonata. Anzi, l'ha ricevuta nostra madre Licia. Il prefetto Marangoni ci ha chiesto un incontro, che verrà fissato a breve e parteciperemo tutte e tre. Volentieri anche». CBas

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