Autodelta, il mezzo secolo di un mito

Autodelta, il mezzo secolo di un mito

Sono auto che hanno fatto sognare milioni di appassionati nel mondo. E che sono entrate nella storia dei motori e in quella della sport. Autodelta, la squadra corse della Alfa Romeo, festeggia oggi cinquant'anni di vita.
Cinquant'anni fatti di grandi successi, a cominciare da due campionati del mondo vinti (nel 1975, con l'Alfa Romeo 3TT12 e due anni dopo, nel 1977, con la 33SC12), passando per campionati assoluti Turismo, i Rally e persino la Formula1. Cinquant'anni in cui la storia di questo marchio si è intrecciata a filo doppio con quella della provincia milanese, perché è ad Arese e a Settimo Milanese che hanno avuto sede le officine dove hanno preso forma modelli memorabili tra i quali la «Giulia TZ», la «33», la «Giulia GTA» e la «Giulia GTAm», le «GTV» da competizione. Ed è qui che oggi, per festeggiare insieme queste «nozze d'oro» tra i motori e lo sport, si riuniscono grandi piloti del passato - da Andrea de Adamich a Teodoro Zeccoli, da Nanni Galli a Bruno Giacomelli, da Francesco Svizzero a Giorgio Francia - insieme a ex dipendenti, appassionati «Alfisti» con le loro vetture d'epoca e ai familiari dei fondatori, Carlo Chiti e Ludovico Chizzola. È il 5 marzo del 1963 quando l'Autodelta viene fondata a Feletto Umberto, frazione di Tavagnacco, in provincia di Udine. Ma in Friuli l'azienda resterà poco: dopo circa un anno la sua storia si sposta ad Arese e a Settimo, che ne saranno per tutto il cinquantennio i due cuori pulsanti. Nel primo Comune le linee di montaggio delle vetture Alfa Romeo, nel secondo 120 dipendenti dedicati esclusivamente alla produzione delle automobili sportive, destinate alle gare.
Una storia fatta anche di sperimentazioni all'avanguardia per l'epoca: negli anni '70, ad esempio, sull'Alfa Sud giardinetta fu sviluppato un concetto di auto che è in qualche modo antesignano dei Suv di oggi, sotto il profilo dei finestrini ampi e dei volumi interni ottimizzati al massimo. Stesso discorso per i serbatoi con materiali anti esplosione in caso di impatto. Per celebrare tutto questo l'appuntamento è oggi alle 8.30, alla portineria centrale degli stabilimenti di Arese. Da lì, alle 9.30, con le strade cittadine chiuse al traffico, parte il corteo delle vetture d'epoca (ne sono previste circa 100, neve e pioggia permettendo). Poi ci si sposterà allo stabilimento di Settimo Milanese, dove è rimasta una targa a testimonianza della gloria passata.


Infine il serpentone di auto storiche riprenderà il cammino, per altri 70 chilometri: destinazione finale Balocco, in provincia di Vercelli. Lì dove, nei tempi d'oro, le auto da corsa uscite dalla fabbrica venivano collaudate in pista.

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