"Ero senza patente". Così il marocchino è fuggito dopo aver falciato il bimbo

Si tratta di un 20enne italiano di origine marocchina con precedenti per spaccio, maltrattamenti e porto abusivo d'armi. È accusato di omicidio stradale

"Ero senza patente". Così il marocchino è fuggito dopo aver falciato il bimbo

È un 20enne italiano di origini marocchine il pirata della strada che ha travolto e ucciso Mohanad Moubarak, il bambino di 11anni falciato mentre era in sella alla sua bici alla periferia nord ovest di Milano. Il presunto responsabile - con precedenti per spaccio, maltrattamenti, porto abusivo di armi e resistenza a pubblico ufficiale - è stato denunciato a piede libero per omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso: tutti reati aggravati dal fatto che fosse sprovvisto di patente (mai conseguita).

La confessione: "Non l'ho visto"

La tragedia si è consumata attorno alla mezzanotte di lunedì 8 agosto. Ma il 20enne marocchino si è consegnato alla polizia Stradale all'alba di martedì mattina, verso le 4 e 30. Quando ha visto il corpo di Mohanad sbalzare dalla bicicletta, e poi precipitare rovinosamente sull'asfalto, ha schiacciato il piede sull'acceleratore ed è scappato. "Non l'ho visto sbucare. Sono scappato perché ero senza patente. Ho avuto paura", ha raccontato al pm Rosario Ferracane. L'alcol test ha dato esito negativo ma bisognerà attendere il risultato degli esami tossicologici per poter escludere che il 20enne fosse sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Per certo, invece, l'auto nelle sue disponibilità risulta intestata alla ditta per cui lavora.

La dinamica dell'incidente

L'impatto mortale è avvenuto all'incrocio tra via Bartolini e viale Monte Ceneri. Secondo quanto ricostruito sinora dagli investigatori, sia la bici che l'auto procedevano nella stessa direzione. Poi la smart pirata ha preso in pieno il piccolo Mohanad trascinandolo per circa una ventina di metri sull'asfalto. La dinamica esatta dell'incidente, però, non è ancora stata dettagliata poiché, come ben precisa il quotidiano La Nazione, in quel tratto le telecamere sono poche e, a quanto pare, nessun testimone era presente al momento dell'investimento.

Il dolore dei familiari

Mohanad avrebbe compiuto 12 anni il prossimo dicembre. Sua madre è morta un anno fa. Viveva con la sorella e il padre, gestore di un ristorante-rosticceria in viale Monte Ceneri. L'uomo, fortemente provato dalla perdita prematura del figlio, ha deciso di chiudere per qualche giorno l'attività. "Non sappiamo che dire, Mimmo (il padre del ragazzino ndr) è sotto choc e noi siamo troppo addolorati per questa morte assurda. L'attività al momento resta chiusa", hanno spiegato i dipendenti del locale.

Di Mohand resta il ricordo di amici e conoscenti: "Era un bambino gioioso, usciva a giocare mentre il papà lavorava. Era contento di accompagnarlo e non gli pesava aspettarlo fino all'orario di chiusura. Era benvoluto anche dagli altri commercianti del quartiere. Ora siamo tutti scioccati".

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