Basso agli automobilisti: "Così salvate i ciclisti"

Dopo i ciclisti, gli automobilisti: sempre in nome della sicurezza e del rispetto reciproco. L'iniziativa partita un anno fa dal comune di Gallarate per volere dell'assessore alla Sicurezza Francesca Caruso, che si è avvalsa dell'esperienza e della competenza di Ivan Basso, vincitore di due Giri d'Italia, per creare un decalogo di educazione stradale diretto ai ciclisti, adesso si amplia ed esce dai confini.

Ieri il progetto #usalabiciclettainsicurezza è approdato all'autodromo di Monza, dove Giuseppe Redaelli, presidente di Aci Varese e dell'autodromo, ha sposato l'iniziativa dell'assessore Caruso. Per l'occasione è stato presentato il nuovo decalogo, sempre a firma di Ivan Basso, rivolto agli automobilisti. «Sono consigli semplici e pratici, ma essenziali per una buona convivenza», ha spiegato il varesino. Presenti anche Ivan Capelli, ex pilota di F1, oggi opinionista tivù e praticante ciclista, oltre a Gianni Bugno, due volte iridato e vincitore di un Giro, oltre all'avvocato Patrick Rabaini che ha lavorato alla stesura del Decreto «salvaciclisti» (sorpasso a 1,5 metri dal ciclista, ndr). Apprezzatissimo l'intervento dell'assessore regionale Riccardo De Corato.

«Solo in Lombardia, nel triennio 2014-2016, la stima del costo sociale legato ai sinistri stradali, risulta di poco inferiore ai 9 miliardi di euro, di cui 1 riguarda i sinistri in bicicletta ha spiegato -. Se in città si registra 1 morto ogni 100 incidenti, fuori città il numero è di quattro volte superiore. Un altro elemento importate per l'analisi del fenomeno è quello che prende in considerazione la fascia di età dei ciclisti coinvolti: nel 2016 il 60% dei decessi si è verificato tra ultra 65enni, circa il quadruplo rispetto alle altre fasce di età».

E dopo questa veloce fotografia, l'impegno: concreto. «In questi giorni è stato pubblicato un nuovo bando di oltre 3 milioni e 600 mila euro proprio per la realizzazione e la messa in sicurezza di piste ciclabili in ambito urbano»