Ricostruire una destra nuova con Salvini «capitano». La lettera di un gruppo di ex esponenti di Alleanza Nazione con alla testa Viviana Beccalossi chiama a raccolta «chi interpretò, con An, l'approdo della destra a ruoli di governo ed a quanti vissero ed incarnarono la storia di Forza Italia». La nuova formazione si porterebbe a lato del partito di Matteo Salvini,riconoscendone la leadership, prendendo le distanze da chi cerca una nuova collocazione personale e riaprendo e rinnovando il dialogo con le categorie economiche che hanno sempre guardato al centrodestra. L'appello è stato firmato da un gruppo che esprime molto della storia della destra italiana e che sottolinea una dose di scetticismo rispetto all'alleanza che il capo della Lega ha stipulato con il M5S. Da qui l'appello «a non deporre le armi del pensiero, accomodandosi sul giaciglio più ospitale». Banditi i «settarismi e passatismi» che per troppo tempo hanno rappresentato il freno ad una evoluzione naturale delle forze in campo, gli ex An si fanno promotori di una spinta decisiva a riaffermare i valori del centrodestra occidentale: uno Stato «meno invasivo e costoso, rispettoso delle libertà di scelta del cittadino e fautore di merito e responsabilità della persona», una riforma sostanziale di sistema previdenziale e welfare, agevolazioni per chi produce ricchezza, giustizia efficiente e una norma che renda i partiti responsabili delle candidature.
Tra le firme Mario Landolfi e Massimo Corsaro, Maurizio Bianconi, Basilio Catanoso, Giorgio Conte, Andrea Fluttero, Giorgio Holzmann, Pietro Laffranco, Gianni Mancuso, Marco Martinelli, Silvano Moffa, Carlo Nola e Michele Saccomanno, Paolo Ammirati, Marina Buffoni, Chiara Capelletti, Elena Donazzan, Massimo Giorgetti, Nino Marmo, Daniele Nava, Vittorio Pesato e Beniamino Scarfone. Il saggista triestino Marco Valle e Elisabetta Aldrovandi.
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