Cronaca locale

Belen zittisce Pisapia: "Il pericolo di Milano sono le buche, non i miei poster"

I manifesti sono troppo sexy e saranno rimossi. E lei: "Il Comune pensi a coprire le buche"

Belen zittisce Pisapia: "Il pericolo di Milano sono le buche, non i miei poster"

Corso Buenos Aires, tra le vie più frequentate dello shopping milanese, nonostante sia un lungo rettilineo di negozi senza soluzione di continuità ha scoperto di avere delle "curve pericolose". Sono quelle di Belen Rodriguez che, in mutandine e reggiseno, campeggia ammiccante su due maxi cartelloni pubblicitari all'angolo con via Palazzi.

Ci rimarrà fino a lunedì, perché le immagini della soubrette argentina saranno sostituite con quelle, molto probabilmente più caste, della pubblicità di un profumo. Risultato delle mobilitazione di un comitato di cittadini che nei giorni scorsi ha inviato una lettera al comandante degli agenti della Polizia locale di Zona 3 di Milano, Damiano Zampinetti, lamentando alcuni una presunta indecenza dei maxi-cartello, altri un possibile pericolo per la sicurezza stradale dal momento che parecchi automobilisti correvano il rischio di essere distratti dall’avvenenza della showgirl, causando quindi incidenti. "Il pericolo di Milano sono le buche, non i cartelloni pubblicitari - tuona Belen in una intervista al Corriere della Sera - il mio personal trainer si è appena spaccato la clavicola prendendone una con lo scooter". In molti, però, si sono lamentati perché "compie il gesto di volersi calare le mutandine". "Le mutandine restano al loro posto e nessuno se le è tolte - fa notare la showgirl - è soltanto una posa in un servizio fotografico. È una immagine sensuale, ma molto raffinata. Magari qualcuno non mi vuole vedere lì. Chi fa queste segnalazioni dovrebbe occuparsi di altro. Perché le persone normali in questi giorni hanno altri pensieri per la testa e sono lo stipendio che non basta e le tasse da pagare: non credo di essere al centro delle loro preoccupazioni".

Dopo un sopralluogo, gli agenti hanno informato gli uffici Pubblicità del Comune in relazione a una possibile violazione dell’articolo 23 del Codice della Strada. È quello che fa riferimento a cartelli che "possono ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero possono renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l’efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne l’attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione". I funzionari dell’Ufficio pubblicità hanno, quindi, contattato la società che ha affisso i maxi cartelloni con l’immagine e i responsabili avrebbero dato la disponibilità a sostituirli, senza bisogno di ingiunzioni. Del resto, di pubblicità, con il clamore suscitato dalla vicenda, ne hanno ottenuta a sufficienza.

La Belen della discordia (qualche passante ha infatti espresso anche un certo disappunto per la prossima rimozione) dovrebbe. quindi. scomparire lunedì. "Secondo me non si è lamentato proprio nessuno - conclude - gli italiani sono intelligenti e non me li vedo a fare una cosa del genere.

Penso piuttosto che si tratti di un'iniziativa solo per far parlare di sé".

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