Leggi il settimanale

"Bello e buono" dell'Italia Fiera e chef ambasciatori

La cucina di qualità e il nostro agroalimentare in un protocollo per rilanciare il sistema Paese con gli chef Carlo Cracco, Gianluca De Cristofaro e Viviana Varese

"Bello e buono" dell'Italia Fiera e chef ambasciatori

Una partnership per portare nel mondo l'eccellenza della cucina italiana e dell'ospitalità organizzata. Fiera Milano fa squadra con l'Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, Carlo Cracco, Gianluca De Cristofaro e Viviana Varese con l'obiettivo di promuovere il settore agroalimentare e se possibile migliorare tra i consumatori la conoscenza dei nostri prodotti. Una sinergia «con e per» il Paese tra due realtà impegnate per il made in Italy, sancita ufficialmente ieri da Cracco in Galleria, anche per favorire un dialogo sempre «più proficuo» con le istituzioni. «Celebrare questa unione spiega l'amministratore delegato di Fiera Milano, Luca Palermo rappresenta un po' una sublimazione della volontà di far sì che la città e l'Italia possano essere raccontate nel mondo», anche attraverso «i volti noti dei nostri chef che possono contribuire alla ripartenza, dimostrando quanto le nostre eccellenze siano sinonimo di arte, cultura e ospitalità». Come Cracco, uno degli ambasciatori che parteciperà alle prossime manifestazioni enogastronomiche della Fiera. Anche perché «è un momento felice per i prodotti italiani all'estero continua Palermo e noi abbiamo il dovere di valorizzare le iniziative che abbiamo nei settori del food e del turismo».

Infatti, l'export italiano che nel 2021 era già ritornato ai livelli pre-pandemia, entro il 2023 supererà quota 500 miliardi, con una crescita del 24 per cento sul 2020: «Tutto merito della qualità dei prodotti aggiunge l'ad vogliamo creare maggiore consapevolezza del bello e del buono. Oggi siamo pronti a raccontare questa storia insieme».

All'evento di presentazione c'era anche il sindaco Giuseppe Sala: «Se oggi parliamo di cucina e benessere le sue parole è perché Milano non improvvisa e ha una tradizione millenaria sul corretto stile di vita che ti fa crescere». Una città «che ha sempre cercato di coniugare la propria storia senza nostalgia» continua Sala e che esalta la capacità di fare «sistema». E questo «non vuol dire che ognuno non abbia i suoi interessi personali prosegue il sindaco essere parte di un sistema ti fa andare avanti. Una volta ci guadagni, un'altra dai solo un contributo. Ma dobbiamo cercare la continuità riprogettando un futuro che sarà necessariamente diverso». Sala, nel suo discorso, sottolinea anche la necessità di sostenere il mondo della ristorazione dopo anni difficili. A quel punto la palla passa a Cracco, che coglie al volo l'assist. Ma per lo chef non è tanto una questione di aiuti, quanto la ricerca «di una collaborazione, per provare a mettere insieme tutte le eccellenze e renderle più omogenee». Un modo per essere maggiormente competitivi, e come dice Cracco «più appetibili». Insomma, secondo lo stellato «se la Fiera funziona bene, funzioniamo bene anche noi e il territorio.

Ora tutto deve essere un po' più forte e profondo». Con un pensiero finale per la situazione in Ucraina: «Ci sono delle cose che possiamo fare, anche con le scuole alberghiere conclude Cracco ma non è semplice. Stiamo cercando qualcosa di concreto che possa aiutare».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica