Benessere al lavoro, Eni premiata

Un premio ad Eni per aver messo in atto le «buone pratiche» previste dal programma Workplace health promotion (Whp) che vanno dalla promozione di una corretta alimentazione al benessere personale, dalla conciliazione famiglia-lavoro alla promozione dell'attività fisica. Un riconoscimento assegnato con una cerimonia di premiazione delle aziende accreditate «luogo di lavoro che promuove la salute 2015» che sì è tenuta a San Donato Milanese nella sala convegni del Quinto Palazzo Eni. Come ha spiegato il direttore risorse umane e organizzazione Eni Grazia Fimiani, l'azienda riconosce grande valore alla tutela della salute sul luogo di lavoro. E questo non solo perché è un suo dovere, ma perché ritiene che sia importante investire sugli stili di vita e sul miglioramento della sfera complessiva del benessere psico-fisico. «Questo - spiega Fimiani - ha un riflesso poi anche sul loro ingaggio, sull'atmosfera aziendale, sull'attitudine alla collaborazione. Sono investimenti importanti nei quali crediamo. La promozione della salute è qualcosa su cui investire per l'intera comunità». Eni fa sapere che è stato riconfermato il Programma Benessere. Una proposta per stimolare e incoraggiare tutti i dipendenti Eni a migliorare il proprio benessere attraverso l'adozione di sane e semplici scelte quotidiane, come fare attività fisica, evitare cibi scorretti, non fumare. All'interno del programma il «my trainer online (Myto)», sito web che offre un servizio di personal trainer virtuale insieme ad altre informazioni sui corretti stili di vita.

L'utente ha a disposizione un team di esperti, tra cui psicologi e nutrizionisti, mentre per la prevenzione secondaria, volta ad individuare in fase iniziale le patologie tumorali più diffuse, oltre al Piano di Diagnosi Precoce (in collaborazione con Lega Italiana Lotta Tumori) e il Piano Salute Sicilia (in collaborazione con l'Azienda Sanitaria Provinciale), ha preso corpo anche il progetto Previeni con Eni) per offrire un pacchetto medico sempre più completo. E vista la congiuntura economica poco favorevole, sono stati stretti accordi economicamente vantaggiosi con partner di diverse categorie merceologiche per dare aiuto alle famiglie.