Il benvenuto in città? Un grande suk tunisino invece dei mercatini

Una porta araba in piazza Duca d'Aosta Centrodestra: luogo negato alla tradizione

Chiara Campo

Per tutto il weekend piazza Duca d'Aosta è «Chez Tunisia», casa Tunisia. L'Ente del turismo tunisino ha voluto riprodurre un vero suq con artigiani arrivati appositamente dal Nord Africa, musica, piatti e danze tradizionali. I turisti che arrivano in treno vengono accolti non da mercatini di prodotti lombardi - come ci si aspetterebbe in una delle principali porte d'ingresso a Milano nel fine settimana prenatalizio - ma da una tipica porta araba. E la concessione dello spazio per un evento di questa portata ha sollevato parecchie polemiche ieri da parte del centrodestra. Il presidente leghista del Municipio 2 Samuele Piscina si definisce «perplesso» per almeno due fattori. «Siamo in periodo natalizio e piazza Duca d'Aosta è una delle poche aree nelle quali al Municipio è vietato fare eventi, tra i quali proprio i mercatini. É il luogo più appetibile da punto di vista commerciale all'interno della zona, se avessimo potuto inserirlo nel bando di gara sarebbe stato ovviamente facile proporre davanti alla stazione casette di legno con prodotti tipici, un mercatino della tradizione. Non si capisce quindi con quale criterio venga assegnata una piazza vietata allo stesso Municipio per erigere una struttura araba, soprattutto sotto Natale». Forse l'intento, ironizza il presidente, «era quello di far sentire a casa propria le centinaia di immigrati che bivaccano in Centrale? Per il futuro, pretendiamo che la giunta comunale ci metta a disposizione la piazza».

Il primo a protestare giorni fa, quando gli operai stavano ancora allestendo la struttura, è stato il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato. Che ieri è tornato alla carica. «Non bastavano le palme in Duomo, dovevano per forza autorizzare anche la cittadella araba in Centrale, oltretutto nel weekend prima di Natale?» si domanda. Del resto, ironizza, «in questi ultimi anni la città governata da Beppe Sala e l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino è diventata un suk», e si riferisce ovviamente alle politiche di accoglienza profughi che proprio in zona Centrale hanno creato momenti di vera emergenza.

Va all'attacco anche l'europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu. «I musulmani sono i veri padroni della stazione Centrale, ormai è sotto gli occhi di tutti - sostiene l'esponente azzurro-. Di giorno li si può notare mentre bivaccano nelle aiuole o sui gradini, mentre spacciano alla luce del giorno, e adesso viene allestito pure un grande mercato tunisino in uno dei luoghi simbolici di Milano. Sono certo che i residenti preferirebbero qualcosa di più tradizionale».

Obiettivo del progetto che si chiuderà questa sera alle 22.

30, spiega l'Ente del turismo con una nota, è «promuovere la Tunisia attraverso la conoscenza e il confronto diretto con le esperienze e le persone che sono nate e vivono lì, che hanno aperto le porte del loro Paese raccontandone la storia e le tradizioni per abbattere la diffidenza e i pregiudizi nei confronti della loro terra». Presenti per tutto il tempo quattro famiglie tunisine che si sono trasferite da tempo a vivere in città.

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