Tu chiamala rosa o tripletta. Fatto sta che il numero tre piace molto nel centrodestra, forse anche perché è un modo di dire senza dichiarare. Così Silvio Berlusconi, in un'intervista al QN, fa tre nomi per Palazzo Marino. «Chi pensate di candidare come sindaco di Milano?» la domanda. E l'ex presidente del consiglio risponde: «Per ora stiamo ragionando su Paolo Del Debbio, Alessandro Sallusti e Stefano Parisi». Ma Del Debbio e Parisi non sembrano affatto tentati, è l'obiezione. «Abbia fiducia, un candidato verrà senz'altro fuori» risponde Silvio Berlusconi.Qualche giorno fa era stato il leader della Lega, Matteo Salvini, a parlare di tre nomi sui quali la coalizione sta ragionando. Una tripletta, la stessa composizione di Berlusconi. E se c'è chi insiste per spingerlo a tentare la corsa a Palazzo Marino, Salvini in più occasioni si è sfilato e ancora si sfila. In questi giorni dichiara di non aver rinunciato a convincere un imprenditore a tentare la sfida per Palazzo Marino e infatti è proprio il Carroccio il partito più attivo nelle consultazioni. C'è da dire però che Salvini fa parte del gruppo che ha lanciato il nome di Del Debbio (il giornalista si è sempre tirato indietro, ma nonostante tutto viene sempre considerato in corsa) e ha detto cose positive anche di Sallusti. «Se si candida noi ci stiamo» ha detto di lui senza giri di parole il segretario della Lega. Insomma, due nomi su tre della tripletta di Berlusconi hanno già ricevuto dichiarazioni favorevoli da parte di Salvini. L'atout del direttore del Giornale, ha dichiarato nei giorni scorsi Paolo Romani, presidente dei senatori azzurri, è che «in base ai sondaggi, Sallusti sarebbe il nome che tira più in alto il risultato di Forza Italia». E visto che l'ipotesi di un partito unico del centrodestra al momento sembra fantascienza, la performance azzurra è certamente uno degli elementi principali su cui Forza Italia sta lavorando.L'obiettivo è battere Giuseppe Sala, che al momento le medesime rilevazioni elettorali considerano decisamente in vantaggio? Berlusconi non appare convinto di questo. O almeno è ciò che dichiara nell'intervista. «Secondo me Sala non riuscirà a vincere neanche le primarie del Pd» dichiara il leader di Forza Italia. La ragione, secondo lui, è che il nome dell'amministratore delegato di Expo non è radicato nei cuori della sinistra, perché il manager ha avuto un ruolo di primo piano nella giunta Moratti, è vicino a Bruno Ermolli e insomma ha poco a che fare con l'elettorato che ha portato alla vittoria di Pisapia prima alle primarie e poi alle comunali.
«La nostra operazione verità non è ancora iniziata. Quando, con dovizia di particolari, ricorderemo a tutti da dove viene Sala, vedrà» osserva Berlusconi. I tempi della decisione non sembrano strettissimi: probabilmente si arriverà a fine gennaio.SCot- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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