Coronavirus

Bertolaso: "Siamo pronti e io resto finché serve". Mascherine all'aperto

Richiamo dopo 5 mesi: prenotazioni aperte. Il prefetto invita i Comuni al nuovo obbligo

Bertolaso: "Siamo pronti e io resto finché serve". Mascherine all'aperto

La Lombardia è pronta. Guido Bertolaso lo conferma, e annuncia che resterà finché serve, portando avanti il lavoro che ha spinto i lombardi in vetta alle classifiche sulle vaccinazioni.

Il passaggio è delicato. Il quadro non è allarmante come altrove. «Siamo ancora con numeri abbastanza positivi e abbastanza buoni, anche se in graduale peggioramento - ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana Dobbiamo cercare di non andare oltre certi numeri». Con questo spirito dopo il Comitato per l'ordine e la sicurezza il prefetto di Milano Renato Saccone ieri ha inviato una lettera ai sindaci, con un invito a provvedere anche con ordinanze, a far indossare la mascherina all'aperto in luoghi particolarmente affollati, come per esempio i mercatini di Natale. E il sindaco Beppe Sala avrebbe già fatto sapere che intende seguire l'indicazione.

In questo quadro, ieri la Regione ha dato il via alle prenotazioni delle dosi «booster» di vaccino anti Covid per tutte le persone che rientrino nelle categorie per le quali la terza dose è già raccomandata e che abbiano superato i 5 mesi dal completamento di un ciclo vaccinale primario, come disposto dalle recenti indicazioni ministeriali. È quello che ha sancito ieri Palazzo Lombardia con l'Unità di crisi per la campagna vaccinale.

Priorità, adesso, è «tenere sotto controllo la nuova ondata epidemica, evitando quanto più possibile la diffusione dei contagi». Le agende dei centri vaccinali sono state ampliate per accogliere le richieste dei circa 2 milioni di cittadini che hanno già superato l'intervallo minimo dei 5 mesi. «Le somministrazioni partiranno da domenica 28 novembre» annuncia la Regione. «Tutti i cittadini di età maggiore di 40 anni, le persone a elevata fragilità, gli operatori sanitari e i maggiorenni vaccinati con Johnson& Johnson - si legge nella nota regionale - possono prenotare la terza dose booster dopo 5 mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato». «Oltre alla rete degli hub e dei centri vaccinali - conclude la nota - i cittadini over 40 che abbiano superato l'intervallo dei 5 mesi potranno effettuare la dose di richiamo presso le farmacie territoriali aderenti».

La Lombardia è pronta. Non ci sono ritardi, quelli che qualcuno vorrebbe vedere. «Anche qui evito polemiche - dice al Giornale Bertolaso - lascio che siano i numeri a parlare. Oggi la Lombardia vaccina oltre 40mila persone al giorno con la terza dose, praticamente il 30% del dato nazionale. La macchina stava già correndo in modo esemplare, adesso per dover vaccinare gli oltre 3 milioni di aventi diritto, dobbiamo rivedere tutto lo schema organizzativo, quello delle prenotazioni e quello ovviamente dei centri dove somministrare queste nuove dosi. Ci stiamo lavorando h24, da domani (oggi, ndr) saremo pronti per le prenotazioni e dal week end inizieremo a vaccinare. Ovviamente siamo pronti anche per la fascia d'età 5/11 anni se e quando arriverà l'ok».

L'ex capo della Protezione civile è stato chiamato con un compenso simbolico (pari al costo di un caffè prima dell'inflazione) quando la Lombardia doveva affrontare un momento drammatico, e in 10 giorni ha messo in piedi l'ospedale di riserva in Fiera. Quest'opera al servizio dei lombardi prosegue: «Non chiederti cosa può fare il tuo Paese per te - commenta lui - chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese. Sono arrivato qui nel momento più difficile per la Lombardia e per l'Italia, con l'intenzione di aiutare mettendo a disposizione la mia esperienza. L'idea di farlo per soldi nemmeno mi ha sfiorato». «Per quanto riguarda l'ospedale in Fiera - conclude - il tempo e i numeri (purtroppo) ne hanno dimostrato l'utilità. Il sottoscritto rimarrà finché la sua presenza sarà di aiuto alla Regione.

Ho sempre un lavoro di nonno a tempo pieno che mi aspetta».

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