Ancora binari roventi per il caldo ieri e di nuovo velocità ridotta per la M2, la linea Verde della metro. La seconda volta in due giorni che per motivi di sicurezza i convogli sono costretti a limitare la velocità: ieri tra le 16 e le 18, quando i tecnici dell'Atm hanno stabilito che era cessato l'allarme scattato quando i binari tra le stazioni di Cimiano e Gessate/Cologno avevano di nuovo toccato i 57 gradi. Troppi per non adottare misure d'emergenza, con Atm che invita in questi giorni di caldo tropicale a tenere conto dei possibili maggiori tempi di percorrenza. La speranza è che il calo delle temperature e le piogge annunciate dai meteorologi già dalle prossime ore possano riportare gli orari alla normalità.
Risolto, almeno nell'individuazione del problema, anche il giallo delle ruote dei mezzi usurate nel Passante ferroviario. Trenord ha infatti comunicato di aver trovato la causa dell'usura eccessiva in «una rotaia fortemente usurata e una rilevante quantità di limatura di acciaio (nella foto) in una tratta in curva che testimonia un attrito anomalo fra la rotaia stessa e le ruote dei treni». Il punto si trova fra le fermate di Dateo e Porta Vittoria e tecnici e ingegneri di Trenord considerano tale tratto «incompatibile con il passaggio dei treni». In 35 convogli transitati nel Passante nelle ultime settimane, Trenord spiega di aver «registrato un consumo fino a cento volte superiore al normale, con riduzione dello spessore dei bordi di un millimetro ogni mille km, contro l'usuale consumo di un millimetro ogni 80mila km. Gli interventi di ripristino delle ruote dei convogli danneggiati sono già cominciati nei depositi di Milano Fiorenza e Novate Milanese. «Trenord - si legge in un comunicato della società - respinge con forza tutte le illazioni circolate: è impossibile negare che sull'infrastruttura del Passante le ruote dei treni si consumino molto più del dovuto, diversamente da come avveniva fino a qualche settimana fa. L'azienda deve garantire la sicurezza dei viaggiatori e la salvaguardia dei propri mezzi e per questo motivo ha deciso di interrompere la circolazione». Affidando al Politecnico una perizia tecnica per valutare con i tecnici di Rfi gli interventi necessari.
«Il mio appello non è caduto nel vuoto - dice soddisfatta l'assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Terzi - e l'anomalia è stata finalmente individuata. Il sopralluogo ha appurato che non si tratta di un problema di manutenzione, ma di usura dei binari. Ora invitiamo anche Rfi a svolgere ulteriori verifiche e a intervenire celermente per ripristinare l'infrastruttura nei tratti interessati prima che altri treni debbano finire nei depositi.
Abbiamo anche chiesto a Trenord di mettere in campo il più efficace servizio sostitutivo possibile: il disagio è evidente e sono dispiaciuta, ma senza binari sicuri i treni non possono circolare perché con la sicurezza di viaggiatori e personale ferroviario non si scherza».
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