Cronaca locale

Bio, gourmet e napoletana. Quando il forno è d'asporto

Bio, gourmet e napoletana. Quando il forno è d'asporto

La pizza è sicuramente il cibo più amato dagli italiani e in tutto il mondo, tanto che gli è stato istituito un giorno nel calendario solare: «Pizza day», il 17 gennaio. E in questo clima di semi chiusura delle attività anche le abitudini dei milanesi sono cambiate: da pizza al piatto a pizza in delivery o da asporto.

Secondo l'Osservatorio del Politecnico di Milano, che quantifica in 863 milioni di euro il valore degli acquisti in food delivery in Italia nel 2020 (+46% rispetto al 2019), è stata la pizza il piatto maggiormente aggiornato. E secondo le prenotazioni tramite l'app The Fork, Milano è al secondo posto come prenotazioni di pizza in Italia, con una fetta che conta per il 19%, sul podio solo Roma. Ma quali sono le migliori pizzerie di Milano? Ecco la nostra guida delle migliori, sia in delivery che da asporto. Pizzium è ormai una sicurezza, sicuramente il progetto meglio riuscito, in termini di espansione, con quasi 20 locali in Italia, della pizza gourmet. Il marchio di fabbrica del pizzaiolo Nanni Arbellini è il cornicione alto e un'abbondante farcitura tutta mediterranea e dal gusto casalingo. Avete l'imbarazzo della scelta perché Pizzium copre tutta Milano: da via Procaccini in zona Sarpi a via Pola in Isola, da Viale Doria in Stazione Centrale a Viale Tunisia, da via Vigevano sui Navigli a via Anfossi. Tra i primi a intuire la potenzialità del food pairing pizza e cocktail, da Dry si trovano pizze a spicchi tagliate e farcite o i tradizionali cubotti di focacce, in cucina il giovane pizzaiolo Lorenzo Sirabella, che continua questa tradizione pionieristica in via Solferino e in viale Vittorio Veneto. Da Dry a Quore: si è appena spostato qui l'ex pizzaiolo di Dry, Tymur Isayev. Un'idea dell'imprenditore Marcello Rizza che punta tutto sulla pasta e sulla pizza: la massima espressione della cucina italiana e ogni pizza racconta la tradizione regionale italiana con prodotti d'eccellenza. Ha appena inaugurato il quinto locale in via Vincenzo Capelli 2, a pochi passi da Piazza Gae Aulenti. In via Felice Bellotti, zona Porta Venezia, ecco un altra pizza che abbina la tradizione napoletana ai cocktail e i nomi delle pizze, fatte con impasto interamente di farina semintegrale, sono i numeri in dialetto milanese: è Giolina, un'altra creazione di Ilaria Puddu e Stefano Saturnino, già ideatori di Marghe e Pizzium. E i cocktail sono curati da Flavio Angiolillo di Mag Caffè. Dal Cilento con furore, la pizzeria Da Zero, fondata da Giuseppe Boccia, Paolo De Simone e Carmine Mainenti, racconta tutto il gusto del Vallo della Lucania promuovendo anche i prodotti della zona. Da provare in via Luini, in Duomo e in via Dell'Orso, in Sant'Ambrogio. Berberè è la pizza dei fratelli Aloe, dal cuore bolognese: alta e un pò croccante, realizzata con farine semintegrali bio macinate a pietra e lievito madre. La trovate in via Sebenico (zona Isola), via Cappellini (in Stazione Centrale), in Corso di Porta Ticinese e in via Vigevano.

Per chi ama la pizza napoletana con il cornicione alto e farciture gourmet l'indirizzo è quello di Cocciuto, con tre pizzerie in via Passeroni (Porta Romana), via Bergognone (Tortona) e via Melzo (Porta Venezia). Orfani degli anni Settanta? Amate la pizza bassa e croccante, quasi una schiacciatina? L'indirizzo per voi è Crocca in via Fiamma.

Se invece siete degli amanti del biologico, Bioesserì è la pizza per voi: minimo 72 ore di impasto e farine macinate a pietra bio, il topping è gustoso e generoso, come vuole la terra siciliana. Sì, perché il format è stato ideato dai fratelli Vittorio e Saverio Borgia Andrea Graziano, fondatore di Fud Bottega Sicula: tre siciliani doc che hanno voluto portare i profumi e i sapori della loro terra all'ombra della Madonnina.

Due i ristoranti: in via Vespucci (Porta Nuova) e via Fatebenefratelli (zon Brera).

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