Blitz dei tassisti In un migliaio a Palestro contro Uber

Lasceranno a casa le macchine su cui lavorano. Un po' per essere il più anonimi e omogenei possibile, ma soprattutto per organizzarsi al meglio in un blitz che coinvolgerà mille di loro, tassisti di Milano. Il tam tam si sta diffondendo velocemente per rimarcare che all'appuntamento non deve mancare nessuno: sabato alle 17 un migliaio di conducenti di auto pubbliche saranno sul piede di guerra davanti ai giardini Montanelli, tra via Palestro e corso Venezia, per boicottare con la loro protesta la festa della rivista di Condé Nast, che si svolgerà in corso Venezia e ha il patrocinio del Comune e di Expo, Wired Next Fest 2014. Chiaramente non ce l'hanno con Wired. Ma con il «Comune Arancione». Che da una parte dice che combatterà le irregolarità di Uber e dall'altra patrocina la festa dove uno spazio è dedicato proprio a Uber, Urban transfer: everyone's private driver, la multinazionale che sta facendo concorrenza sleale alle auto bianche.
Un'altra iniziativa dei tassisti, ma di tutt'altro genere, è quella prevista per lunedì 19. Sono circa 30 anni che a maggio i conducenti delle auto pubbliche dedicano una giornata mettendosi completamente a disposizione di chi è meno fortunato di loro. Prima lo faceva solo la cooperativa 85-85. Quest'anno la gita con 140 tra ragazzi e accompagnatori della Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus. Partenza alle ore 8 davanti al Centro di medicina dello sport fondazione Don Carlo Gnocchi in via Gozzadini 7.

I ragazzi saranno «scortati» da 60 taxi, da pattuglie dei carabinieri, dei vigili e dalla Croce rossa. Duecentocinquanta persone in tutto dirette in Valtellina, a Mantello, all'agriturismo «La Florida» per avvicinare i ragazzi del Don Gnocchi, tutti tra gli 8 e i 14 anni, ad attività didattiche.

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