Blitz della Finanza contro gli evasori nel sabato dei saldi

Hanno iniziato alle nove di ieri mattina, andandosi a sparpagliare nei «quadranti» in cui era stata divisa la città, pronti ad entrare in azione al primo alzarsi di saracinesca. E hanno proseguito sino a tarda sera, spostando progressivamente il mirino dalle strade dei saldi a quelle della movida. É stato un sabato campale, per i centosettanta finanzieri messi in campo alla caccia dello scontrino dimenticato.
Ma è stato un sabato campale anche per i commercianti milanesi, passati al setaccio senza riguardi: dalle arterie del centro a quelle di periferia. Da una parte le pattuglie in divisa, alla ricerca di venditori abusivi o di merci contraffatte; dall'altra le più temute, i finanzieri in borghese che hanno messo nel mirino i commercianti con il vizietto di dimenticare lo scontrino.
Come sia andata, lo si saprà con precisione solo questa mattina, quando verranno diffusi i risultati complessivi dell'operazione. Ma già il bilancio provvisorio diramato ieri sera parla di 180 verbali per irregolarità varie, di cui sessanta per mancata emissione dello scontrino: uno su tre non lo ha rilasciato. Trecento casse di frutta sequestrate all'Ortomercato sono state consegnate ad Exodus e all'Opera Pia San Francesco perché le distribuiscano nelle loro mense gratuite. E a un cinese di via Paolo Sarpi è stato sequestrato un intero carico di prodotti elettronici, oltre 3mila pezzi. Oggi, con il consuntivo dell'operazione, si scoprirà se la tendenza all'evasione si sia moderata dopo la stangata del gennaio scorso, quando su negozi e locali piovvero multe in quantità. In quell'occasione la Guardia di finanza accertò irregolarità in quasi un terzo degli esercizi visitati: una percentuale sensibilmente più bassa dei tassi di evasione riscontrati nel corso di raid analoghi in altre località d'Italia, compresi alcuni indirizzi vip, ma comunque decisamente consistente. Le modalità operative di ieri sono state le stesse di gennaio: clienti attesi all'uscita dei negozi, controllo degli acquisti, verifica dello scontrino. Anche ieri si avuta la conferma che l'evasione fiscale è un problema praticamente assente nella grande distribuzione e nelle catene di abbigliamento, mentre è più diffuso nei negozi a conduzione familiare, in particolare quelli di alimentari, ed è addirittura endemico in bar e ristoranti. Per questi ultimi, i controlli della Finanza sono andati ad aggiungersi a quelli effettuati dai carabinieri nei giorni scorsi e che avevano portato alla denuncia di tre locali del Ticinese per violazioni delle norme sul lavoro e sull'igiene.

Le segnalazioni sono state inviate in Procura dove però pare che si siano arenate, perché il pool che dovrebbe occuparsi di questa materia è in realtà composto da un solo pubblico ministero che in questo momento è assente per malattia.

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