Che cosa potevano aspettarsi i rom del campo di via Idro dopo la sassaiola di martedì sera contro la polizia? L'intervento dell'altroieri era stato necessario dopo che la sera prima, lunedì, due famiglie si erano scambiate colpi di pistola per colpa di un corteggiamento un po' troppo acceso da parte di un ragazzo. Così, il giorno successivo, alle 15, una ventina di poliziotti del commissariato Villa San Giovanni e delle «volanti» sono entrati nell'insediamento finendo sotto una pioggia di pietre che ha ferito due agenti (finiti in ospedale con referti da 5 giorni) e danneggiato tre volanti. Risultato: 58 persone controllate, nove finite in questura, tre arrestate e il sequestro di una roulotte risultata rubata, oltre a una serie di controlli a raffica su veicoli e caravan. Per terminare con il rinvenimento di due bossoli calibro 7.65 e di altri appartenenti a un fucile da caccia. I colpi erano abbandonati tra le baracche del campo.
Ieri mattina, nel caso in cui il «messaggio» non fosse arrivato forte e chiaro, gli uomini della questura hanno rincarato la dose. E, con l'aiuto di carabinieri e vigili urbani in forze, hanno messo in piedi una vera e propria operazione in grande stile all'interno di quello che, a tutti gli effetti, è da un pezzo il campo rom più indisciplinato e problematico di Milano.
Controlli a tappeto sono cominciati così nell'insediamento già dalle prime ore del giorno allo scopo di passare al setaccio l'area nell'ambito di un'attività di prevenzione, repressione dei reati in genere e di verifica dello stato attuale del campo caratterizzato, in particolare negli ultimi tempi, da diverse tensioni tra le famiglie che ci vivono. Nella tarda mattinata era già tempo di tirare le fila, tempo di bilanci: 24 persone sono state controllate e una accompagnata all'ufficio immigrazione di via Montebello per essere identificata. Tre caravan con la matricola del telaio abrasa sono stati sequestrati e per due di essi due nomadi sono stati indagati a piede libero per ricettazione (il terzo mezzo, al momento, sembra arrivato in via Idro da solo: nessuno tra i rom ne rivendica l'appartenenza). Infine, tra le roulotte, sono state rinvenute quattro targhe rubate, in seguito sequestrate.
A Crescenzago e a Cascina Gobba la preoccupazione dei residenti che hanno come vicini i rom di via Idro è crescente. La Lega ha chiesto una commissione urgente con l'assessore comunale alla sicurezza Marco Granelli, ma - secondo quanto dichiara Samuele Piscina, capogruppo della Lega Nord in zona 2 - la richiesta sarebbe stata respinta dalla maggioranza. «L'assessore Granelli non si fa vedere in zona 2 dall'inizio del mandato» conclude Piscina.
Riccardo de Corato, vice presidente del consiglio comunale, non cambia linea. «I controlli della polizia? Vanno bene, ma occorre farli più spesso. E, soprattutto, chiedere la convocazione del tavolo sull'emergenza rom istituito dall'ex prefetto Gian Valerio Lombardi nell'aprile scorso»
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