Cronaca locale

Blue Note, la festa jazz non si ferma mai «Live» di Morelenbaum col Cello Samba

Via al nuovo cartellone il 5: attesi Cohen, Caputo e il James Taylor Quartet

Antonio Lodetti

Sembra ieri che il pianoforte di Chick Corea, per un'intera settimana, ha tenuto a battesimo la nascita del Blue Note di Milano. Fu una gran festa per i jazzofili, una festa che continua dopo diciassette anni di concerti e di avventure ai confini della musica afroamericana.

Si apre così giovedì 5 settembre la nuova stagione del club milanese, che oggi è perfino quotato in Borsa e che presenta tutte le sere (spesso con due spettacoli consecutivi) il meglio del jazz internazionale e dintorni. Dunque la stagione si apre con un tocco di raffinatezza brasileira: arriva infatti il sofisticato violoncellista Jacques Morelenbaum (è pure arrangiatore e scopritore di talenti), con il Cello Samba Trio (questa volta non c'è la moglie Paula, cantante dalle infinite qualità). L'artista proporrà un concerto acustico e intimista insieme ai fidati Jurandir Santana alla chitarra e Marcio Dhiniz alla batteria, rileggendo con il suo spirito libero e colto classici brasiliani come Desafinado, Aguas de marco, Samba de uma nota sò e alcune sue composizioni originali. Accompagnata da otto nomination ai Grammy e da numerose incursioni nelle classifiche internazionali di dischi, martedì 10 settembre arriva la calda e fluente voce di Tierney Sutton per una serata tra blues, jazz ballad e soul.

Il giorno successivo da non perdere Anat Cohen, virtuosa del clarinetto e pluripremiata nei referendum della Jazz Journalists Association. Anat, nata in Israele, si è inserita subito nella moderna scena creativa newyorchese imponendo la sua personalitù e il suo stile, anche se in questa puntata al Blue Note presenterà prevalentemente un repertorio brasileiro, frutto del recente album Alegria de casa. Sarà quindi accompagnata dal Trio Brasileiro formato da Douglas Lora alla chitarra, Alexandre Lora alle percussioni, da Dudu maia al bandolim (in pratica il mandolino che fu importato in Brasile dagli italiani). Giovedì 12 - gli appassionati lo sanno - il locale si riempirà per ascoltare Rosalba Piccinni, titolare di un ristorante a la page (pieno di fiori) e ottima cantante accompagnata spesso dai migliori jazzmen italiani.

Venerdì e sabato il jazz si mischia con il pop d'autore per la presenza di Servio Caputo, cantautore e contaminatore di suoni che - anche se lontano dal clamore dei media - continua a proporre con onestà la sua musica... Nel club di via Borsieri presenta lo spettacolo-recital Spicchi di luna e whisky andati.

Jazzman, crooner ma anche amante dei suoni della Motown e del puro rhythm'n'blues, torna mercoledì 18 Anthony Strong che presenterà una carrellata dei suoi brani migliori, tante cover e i pezzi del suo ultimo disco On a Clear Day; occhio perché l'anno scorso ha ottenuto un successo strepitoso. Giovedì 19 si torna al jazz più classico con il pianista Ethan Iverson e il suo trio, mentre venerdì e sabato torna - una garanzia - l'esplosiva miscela funky jazz del James Taylor Quartet.

Ha suonato con D'Angelo e Norah Jones ed è un virtuoso della chitarra Charlie Hunter, che si esibisce venerdì 26, seguito il giorno dopo, da un altro chitarrista crossover - stavolta italiano - come Nicola Conte.

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