Continuano i misteriosi episodi intimidatori messi in atto nei confronti di agenzie di pompe funebri tra Milano e la provincia. Un ordigno è esploso infatti mercoledì intorno alle 23 davanti a un'agenzia di pompe funebri di via Fulton, nel quartiere di Bruzzano. Lo scoppio, ha spiegato ieri mattina la polizia, ha danneggiato lievemente la saracinesca dell'agenzia e un'auto parcheggiata nelle vicinanze. Il proprietario dell'attività ha sostenuto di non aver mai ricevuto minacce.
Appena una decina di giorni fa un fatto dello stesso genere era accaduto a Cesano Boscone, comune alle porte di Milano. Due colpi di fucile erano stati esplosi sabato 8 febbraio alle 22.30 di sabato contro due vetrine di un'impresa di pompe funebri in via Roma, in pieno centro. Le indagini erano già in corso da parte dei carabinieri e della polizia locale, dato che il 30 gennaio scorso nei confronti della stessa piccola agenzia, in piena notte, era stata lanciata una molotov.
Dietro i due episodi di Cesano sembra esserci chiaramente l'ombra del racket. Tuttavia anche i titolari di quell'attività negarono di avere mai subito minacce o pressioni di alcun tipo. In realtà, le modalità dei danneggiamenti lascerebbero poco spazio ai dubbi, anche se non si esclude l'ipotesi di intimidazioni dovute a screzi con altri concorrenti del settore.
Tre mesi fa un incendio di chiara origine dolosa aveva devastato due carri funebri e alcune bare in un'altra agenzia di pompe funebri a Castano Primo, nel Legnanese, provocando nel complesso centinaia di migliaia di euro i danni.
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