Il «bonus» di Trenord non calma i pendolari

Trenord ce l'ha messa tutta. Ha rispettato il contratto di servizio, anzi, lo ha perfino anticipato, concedendo i rimborsi ai pendolari prima di marzo. Ma al Codancons non basta: l'associazione dei consumatori insorge e definisce «elemosina» i bonus approvati.
«Dopo il disastro di dicembre sui treni regionali lombardi Trenord ha proposto, come forma di risarcimento per gli abbonati, lo sconto del 25% su tutti gli abbonamenti ordinari, ossia quanto già previsto dal contratto di servizio per i normali ed ormai regolari ritardi, oltre a viaggi gratis nel week-end. Questa è elemosina, considerato che persino per le tratte più lunghe, da 160 a 180 chilometri, lo sconto del 25% equivale ad un indennizzo pari a 29,25 euro». Marco Donzelli, presidente del Codacons, punta a non chiudere le polemiche sul disastro ritardi di dicembre. Ma, andando a vedere, dovrebbe prendersela con la Regione Lombardia e con i parametri fissati a suo tempo per rimborsare i pendolari.
«Quanto proposto - continua Donzelli - è una vergogna. Non hanno riconosciuto l'eccezionalità del danno subìto dai passeggeri e le loro gravi responsabilità. Invitiamo i consumatori a non accettare risarcimenti vergognosi e ad aderire alla class action del Codacons». L'associazione ricorda di aver chiesto 3.650 euro a passeggero come risarcimento del danno.
A fare eco al Codacons è anche, guarda caso, il Pd. Il consigliere lombardo Agostino Alloni chiede a Trenord di concedere anche agli abbonati mensili in Lombardia di «Io viaggio» il bonus per i disagi causati ai viaggiatori lo scorso dicembre.
«Trenord e Regione -spiega- hanno accolto parzialmente la nostra istanza. Avevamo chiesto un impegno maggiore da parte dell'azienda concedendo un abbonamento gratuito per un mese. Le misure intraprese da Trenord sono comunque un segnale. Adesso, però, va trovata la soluzione per dare il bonus anche agli oltre 13.400 abbonati mensili di Io viaggio».
«Ci auguriamo -continua- che l'azienda non faccia distinzioni tra abbonati, sarebbe assurdo. Si estenda quindi il bonus anche a loro».
Osservazioni che cercano di fare l'interesse dei viaggiatori, per carità, ma che non tengono minimamente conto dello sforzo fatto dalla società di trasporti in una situazione complicata come quella di dicembre. Sia per l'arreso dell'ex ad Giuseppe Biesuz sia per il sistema informatico degli orari dei treni (costato ben oltre il milione di euro) andato completamente in tilt. I ritardi e l'impossibilità a organizzare i turni dei macchinisti hanno causato conseguenze e spese enormi, a cominciare dalla super penale di 120mila euro al giorno da risarcire alla Regione Lombardia.


Detto questo, lo sforzo di Trenord c'è stato: oltre alle percentuali imposte dal contratto di servizio, si è cercato di fare un passo in più con viaggi gratis nel fine settimana e con il biglietto gratuito a un eventuale accompagnatore su ogni tratta della regione.

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